Politica

Elezioni Enna, candidato lascia caffé pagati al bar. Critiche M5s. Lui risponde: “Offro camomille agli irascibili”

Carlo Catalano, candidato al consiglio comunale della città siciliana, offre 20 consumazioni al giorno per tre settimane "presso lo Sport Café". E a fronte della contestazione dei 5 Stelle rilancia inserendo anche due camomille “sospese”

Piccoli Crisafulli crescono. Si chiama Carlo Catalano, è uno dei candidati al consiglio comunale di Enna in sostegno dell’ex impresentabile Mirello Crisafulli, e per essere eletto ha deciso di rispolverare il vecchio metodo del caffè sospeso (tradizione nata a Napoli che consiste nell’offrire una consumazione a un cliente che non se la può permettere, ndr). In Sicilia, si sa, il momento del caffè al bar è sacro: e Catalano ha deciso d’investire proprio in quel settore una fetta del budget per la sua campagna elettorale.

Un tetto pari a venti caffè al giorno, per tre settimane, che il candidato di Crisafulli annuncia di voler offrire ogni mattina allo Sport Cafè: presente per augurare “buona giornata” ai potenziali elettori ci sarà Catalano in carne e ossa, ritratto con camicia a fiori e occhiali da sole nell’allegro volantino elettorale. Un’iniziativa contestata dal Movimento Cinque Stelle. “Se il tuo voto vale €0.80 prendetevi il caffè”, dicono i pentastellati ennesi. Immediata la replica di Catalano, che rilancia inserendo nella sua offerta anche due camomille “sospese” per “augurare agli irascibili una più serena giornata”.