Cronaca

Servizio Pubblico, dalla guerra ai ruderi di Caltanissetta: l’odissea dei profughi

Fuori dal CARA di Caltanissetta alle 8.30 si accalca già una ressa di migranti. Cercano di presentare la richiesta di asilo o un letto per dormire, ma per molti di loro sarà un tentativo vano. Così, giorno dopo giorno, si sono attrezzati per vivere nella campagna vicina, trasformando un vecchio rudere in un rifugio che accoglie più di 10 persone contemporaneamente. “Sono venuto in Italia perché in Pakistan c’è la guerra, facevo l’insegnante e ai talebani non piace” – racconta uno di loro – “per arrivare in Italia ho pagato 6000 euro. Mi aspettavo rispetto”. Il servizio di Alice Martinelli