Diritti

Gay, sit-in a Montecitorio: ‘Unioni civili non ci bastano, vogliamo il matrimonio’

“Matrimoni per tutti. Le coppie omosessuali non possono avere meno diritti degli altri”. Associazioni gay davanti al Parlamento per chiedere alla politica di “riconoscere le loro unioni”. Durante sit-in, promosso fra le diverse realtà da ‘Associazione Radicale Altri Diritti’, scoccano baci fra le molte coppie omosessuali presenti. “Ci siamo sposati in Portogallo – dicono Davide e Jeorge -, ma in Italia la nostra unione non è riconosciuta”. Per loro la necessità più urgente è la cittadinanza per Jeorge, equadoregno: “Per le coppie tradizionali la cittadinanza si ottiene dopo due anni di matrimonio, noi – aggiunge Davide – non abbiamo questo diritto“. “Ci siamo sposati in Norvegia – dice un’altra coppia – lì avremmo anche la possibilità di adottare dei bambini mentre per il diritto italiano non esistiamo”. La priorità per tutti è il matrimonio: “Non ci accontentiamo di una legge sulle unioni civili – spiega Gabriella Friso dell”Associazione Radicale Altri Diritti’ – perché vuol dire creare differenze fra le coppie etero e quelle dello stesso”. Sull’operato del governo Renzi in tema di diritti il giudizio è unanime: “Solo annunci e promesse ma nessun fatto”. “Io l’ho votato – dice un’attivista sposata in Francia – ma sinceramente sono molto delusa” di Annalisa Ausilio