Cronaca

Cremona, arrestati due antagonisti per corteo antifascista. Il video della devastazione

Sono due frequentatori, anche se non esponenti di primo piano, del centro sociale Kavarna gli arrestati per l’assalto black bloc a Cremona, la manifestazione antifascista organizzata dall’altro centro sociale cittadino, il Dordoni, degenerata in violenza lo scorso 24 gennaio. L’accusa: devastazione e saccheggio. In carcere, da alcune ore, due ragazzi prossimi ai 21 anni: un cremonese residente in città. M.C., e un bresciano della zona del lago d’Iseo, B.A. La questura ha parlato di un loro accanimento soprattutto contro il comando della polizia municipale (che oggi si è iniziato a riparare) e nei confronti di altri beni nell’area interessata dal corteo. Il ragazzo cremonese è entrato fisicamente nel comando della vigili e l’indagine è partita proprio dall’analisi del materiale video. I due ragazzi non lavorano e non studiano, fa sapere la Digos. E hanno già avuto problemi con la giustizia per via della partecipazione a manifestazioni non autorizzate (rave party), deturpamento, imbrattamento, droga, ricettazione e furto. Giovedì gli interrogatori di garanzia. “Una risposta della città a fatti intollerabili”, ha dichiarato il procuratore Roberto di Martino. “E non è finita qui”, ha aggiunto. In conferenza stampa, questa mattina, c’era anche il questore Vincenzo Rossetto: “Quel giorno non si è verificato ciò che temevamo, il rischio era una devastazione della città, con possibili danni pure al patrimonio artistico e culturale. Il corteo, lo ricordo, non era stato notificato con le dovute formalità. Il contatto fisico è stato evitato grazie all’utilizzo dei lacrimogeni. Le indagini non sono finite. E sono a buon punto – ha concluso – quelle sui fatti avvenuti il 18 gennaio”, quando rimase ferito Emilio Visigalli, un’attivista del centro sociale Dordoni, dopo gli scontri con Casapound  di Simone Bacchetta