Calcio

Rojadirecta condannata in Francia: mai più partite di Ligue1 gratis in streaming

Il sito che segnala i link per seguire eventi sportivi in tutto il mondo è stato costretto a non indicare i link relativi alle partite del campionato francese, a pubblicare un comunicato dove spiega che questi link sono illeciti e a pagare centomila euro per i danni subiti dalla Lega

Il calcio francese batte, per il momento, Rojadirecta. Il sito che segnala i link per seguire eventi sportivi in tutto il mondo, dalla Champions alla Nba, è stato condannato a non indicare i link relativi alle partite del campionato francese, a pubblicare un comunicato dove spiega che questi link sono illeciti e a pagare centomila euro per i danni subiti dalla Lega. Il tribunale di Parigi ha dato ragione alla Ligue de football professionnel (Lfp), che i diritti li ha venduti a Canal+ e BeIn Sports per 726,5 milioni di euro, sostenendo che il sito è un vettore della pirateria internazionale e con la sua attività provoca un mancato guadagno per i canali televisivi. Per questo ha condannato anche Perto 80, la società che ospita i server di Rojadirecta, a pagare cinquemila euro per ogni giorno e per ogni link pubblicato.

Secondo l’avvocato della Lega questa sentenza è importante perché permetterà di agire in giudizio anche contro altri siti simili. Il problema non riguarda solo la Francia. Rojadirecta è presente anche con una pagina italiana che, nonostante gli sforzi della magistratura, continua a trasmettere le partite di campionato e delle coppe europee e a guadagnare grazie ai banner pubblicitari che ospita. In questo weekend è possibile trovare i link per seguire le partite di qualificazione europea, ma anche Atlanta HawksMiami Heat della Nba americana. Questo nonostante nel 2011 il Dipartimento di Stato avesse ordinato il sequestro dei siti che trasmettevano anche le partite di football. In Italia nel luglio 2013, in seguito agli esposti di Rti e della Lega Calcio, era stato disposto il sequestro preventivo di Rojadirecta. Il Gip di Milano Andrea Ghinetti aveva inibito gli accessi dagli indirizzi Ip provenienti dall’Italia perché il sito “rappresenta un vero e proprio portale per l’abusiva diffusione di eventi sportivi in violazione degli altrui diritti di privativa”.

Il provvedimento ha solo intaccato l’attività italiana del sito. I modi per aggirare il blocco sono numerosi, utilizzabili anche dagli utenti meno esperti e in rete è facile trovare i consigli per continuare a vedere le partite. In più, a pochi mesi di distanza dalla decisione del giudice, il sito è tornato visibile utilizzando il dominio .eu dal quale ancora oggi continua a indicare i link delle partite. Nel frattempo la qualità del video è aumentata, meno frequenti sono le interruzioni del collegamento e anche con la telecronaca inglese o portoghese la visibilità della partita è eccellente. Rojadirecta non è l’unico sito ad avere avuto problemi. In gennaio, il Nucleo speciale frodi tecnologiche della Guardia di Finanza su disposizione del Gip di Roma Gaspare Sturzo con l’operazione Match Off ha reso irraggiungibili dall’Italia 124 siti ospitati su server stranieri. Ma sono azioni di contenimento. Chi vuole continua a raggiungerli senza problemi.

Che fare allora? Dando per scontato che una quota di pirateria continuerà a esistere, c’è chi sostiene che il calcio dovrebbe prendere esempio dalla musica. Se è vero che il download illegale di musica è diminuito grazie anche a servizi come Spotify, anche il calcio dovrebbe ragionare in termini diversi. Intervistato da The Atlantic Christopher Harris, fondatore di worldsoccertalk.com ha spiegato che i giovani si stanno abituando sempre di più a vedere le partite online. Per questo bisognerebbe sviluppare un’offerta a costi ragionevoli che offra molto di più rispetto alla sola partita offerta dai siti pirata.