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Calciopoli, Moggi: “In 9 anni non sono riusciti a provare la mia colpevolezza”

“Non mi sento prescritto, ma innocente. Ma poi chi ha fatto passare tutto quel tempo causando la prescrizione? Loro (i giudici, ndr). Noi avevamo 150 testi, abbiamo rinunciato a 24 per rendere più snello il processo. E su questo tutti zitti. In 9 anni non sono riusciti a provare la colpevolezza”. Lo dichiara Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus, ai microfoni de La Zanzara (Radio24), commentando la sentenza della Cassazione in merito a Calciopoli. “Appresa la prescrizione” – continua – “ho fatto a tutti ‘tiè’, ma non mi sono fatto vedere. In particolare, ho fatto quel gesto contro Narducci, il pm dell’inchiesta, e contro il sindaco di Monticiano, che l’ha ospitato al paese mio per una conferenza stampa”. E aggiunge, scherzando: “Parafrasando quello che disse una volta il marchese del Grillo, io sono io, gli altri sono tutti stereo. Non dico “c…”, perché è una parolaccia”. Moggi poi puntualizza che non si sente perseguitato come Berlusconi: “Io prendo la vita così com’è, non mi smontano e non mi smonteranno mai”. E conclude: “Ruggero Palombo della Gazzetta dello Sport ha scritto che Calciopoli è esistita veramente. Fatemi parlare con lui. E’ uno di quelli che si nascondono dietro a una penna” di Gianfo Franchi