Piacere quotidiano

“Buoni dentro”, a Milano pane e dolci di qualità dal carcere alla bottega

Da due anni i ragazzi del Beccaria imparano l’arte della panificazione e della pasticceria. Ora escono allo scoperto e nel negozio di Piazza Bettini vendono i frutti della loro fatica, preparati con cura e ingredienti selezionati

Pezzi di pane. Si chiama così il nuovo punto vendita di “Buoni dentro”, il laboratorio-bottega di panificazione e pasticceria nato due anni fa all’interno dell’Istituto penale minorile C. Beccaria. Il progetto offre la possibilità ai ragazzi che hanno commesso degli errori di imparare a fare una cosa buona: il pane. Il principio che lo anima si riassume in una frase: “Non assumiamo persone per produrre il pane, produciamo pane per creare occupazione”. L’obiettivo è infatti quello di creare opportunità concrete di lavoro, inteso come conoscenza, saper fare, esperienza e relazioni, che permetta ai ragazzi di puntare a un cambiamento possibile e di sperare in qualcosa di bello per il futuro.

In un percorso di sei mesi, due giovani ospiti apprendono ed esercitano un antico mestiere, quello del panettiere-pasticcere, in un contesto relazionale di fiducia e allo stesso tempo di responsabilità. Sotto la guida esperta di un sapiente mastro artigiano, affiancato da un formatore, preparano “mani in pasta” non solo pagnotte, ma anche focacce, panettoni, biscotti e colombe, con ingredienti di qualità. Un po’ come accadeva nelle antiche botteghe rinascimentali, dove l’esperto tramandava agli allievi principianti saperi e segreti, con la prospettiva di diventare autonomi, superando in bravura il maestro. Non solo imparando a fare un pane buono, ma anche a saperlo vendere.

Ed è proprio in questo che si stanno cimentando ora i ragazzi del Beccaria: produrre e vendere al pubblico il frutto del loro lavoro. Fino a pochi mesi fa il pane e le focacce sfornate dal laboratorio venivano consumate all’interno dell’Istituto, mentre i dolci tradizionali realizzati in occasione delle festività, panettone per Natale e colomba per Pasqua, erano venduti per lo più nel circuito dell’economia solidale dei GAS. I risultati sono sempre stati ottimi e molto apprezzati, tanto da ricevere il marchio del “Panettone Tipico della Tradizione Artigiana Milanese”, rilasciato dalla Camera di commercio di Milano insieme al Comitato dei Maestri Pasticceri Milanesi.

Dagli inizi di febbraio, quando il negozio ha aperto i battenti in Piazza Bettini, nella zona ovest di Milano, sono i ragazzi stessi a servire direttamente i clienti. Due per turno, gestiscono gli ordini, la cassa, maneggiano denaro, come dei veri e propri imprenditori. Un percorso completo, che intreccia apprendimento e lavoro, nato grazie all’attività svolta dalla Fondazione Enaip (l’ente di formazione professionale delle Acli) e dalla collaborazione con la Fondazione Eris, la Cooperativa Co.A.FRA della Cascina Nibai di Cernusco sul Naviglio, l’Associazione Panificatori di Milano e Provincia, Linklaters e altri soggetti privati. Una scommessa per dare ai ragazzi che hanno sbagliato strada la possibilità di rimettersi in gioco, uscendo dalle mura del carcere e confrontandosi con il mondo esterno, quello del lavoro, dove è ancora possibile inserirsi valorizzando le proprie capacità, per seguire la strada dell’onestà e del rispetto delle regole. Nonostante gli sbagli commessi.

di Vanna Sedda

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