Politica

M5S, Iannuzzi prima dimissionario e poi espulso da Grillo: “Ingiusto, ricorro a Tar”

Il deputato a inizio gennaio 2015 aveva presentato le dimissioni da parlamentare del Movimento in polemica con la gestione di Grillo e Casaleggio. Poi il messaggio della cacciata sul blog: "Decisione illegittima"

Il deputato Cristian Iannuzzi ricorre al Tar contro la sua espulsione dal Movimento 5 Stelle. “E’ illegittima”, scrive su Facebook. Il parlamentare di Latina a inizio gennaio aveva presentato le dimissioni da parlamentare insieme ai senatori Ivana Simeoni (madre dello stesso Iannuzzi) e Giuseppe Vacciano in polemica con la gestione dell’M5S e in accordo con il suo Meetup. Pochi giorni dopo i leader avevano deciso l’espulsione dei tre eletti dal gruppo, nonostante i portavoce volessero restare in attesa della votazione di Senato e Camera sulle dimissioni.

In protesta con la decisione di Grillo e Casaleggio, Iannuzzi si è rivolto al Comitato d’appello M5S (Lombardi, Crimi e Cancelleri), creato a dicembre per gestire i ricorsi interni, ma la sua richiesta di “riaprire il caso” è stata respinta. Ora la decisione di rivolgersi al Tar: “La giustizia farà il suo corso”, spiega, “io ho fatto questo passo in linea con il mio percorso per la rivendicazione dei principi e dei valori fondanti del M5S, per il rispetto delle regole e della democrazia interna al Movimento. Ribadisco l’illegittimità della mia espulsione e di quella dei miei colleghi Vacciano e Simeoni. Da qui l’impegno e la promessa di utilizzare ogni mezzo legale al fine di vincere la mia battaglia di giustizia e democrazia nel Movimento 5 Stelle. Dobbiamo garantire i diritti di quanti, cittadini portavoce o semplici iscritti, hanno già subito o subiranno provvedimenti illegittimi ed irregolari di espulsione e di esclusione dal progetto politico M5S”.