Cronaca

Brescia, rettore assume ex segretaria Gelmini. Indaga Corte dei Conti

I magistrati chiedono al direttore generale dell’Università di Brescia Enrico Periti una “documentata e dettagliata relazione” che dia conto anche delle “verifiche su eventuali incompatibilità all’incarico”. Elisa Gregorini il 28 novembre 2014 è stata scelta da una commissione d’ateneo come segretaria del rettore con un contratto di collaborazione coordinata e continuativa da 30mila euro all’anno

Fino al 2013 è stata consulente dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, con un compenso di 45mila euro all’anno. Nel 2014, dopo l’esperienza nell’agenzia governativa presieduta dal professor Sergio Pecorelli, viene assunta anche all’Università di Brescia, il cui rettore è il medesimo docente. Elisa Gregorini, ex segretaria particolare di Mariastella Gelmini al ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il 28 novembre 2014 è stata scelta da una commissione d’ateneo come segretaria del rettore con un contratto di collaborazione coordinata e continuativa da 30mila euro all’anno.

Un incarico che non ha convinto l’Ispettorato per la funzione pubblica presso la Presidenza del Consiglio, che ha chiesto chiarimenti al direttore generale dell’ateneo bresciano: secondo l’Ispettorato – si legge nella lettera inviata dal viceprefetto Caterina Pipia – l’Università di Brescia avrebbe fatto un ricorso “improprio” al contratto a tempo determinato (più oneroso rispetto a un’assunzione) senza tener conto della legge 165/2001 che “vieta l’istituzione di uffici di diretta collaborazione alle dirette dipendenze dell’organo di vertice”, quando non si tratti di rappresentanti politici. Poco tempo prima, tra l’altro, un concorso per un posto analogo di “Capo di gabinetto del Rettore” con contratto a tempo indeterminato era andato a vuoto. Tanto che all’inizio di marzo sull’assunzione della segretaria Gregorini ha aperto un’inchiesta anche la Corte dei Conti, chiedendo al direttore generale dell’Università di Brescia Enrico Periti una “documentata e dettagliata relazione” che dia conto anche delle “verifiche su eventuali incompatibilità all’incarico”.

Elisa Gregorini è molto più che una segretaria. Laureata in “relazioni pubbliche”, dal 2007 è il braccio destro di Mariastella Gelmini, allora coordinatrice regionale lombarda di Forza Italia, poi ministro dell’Istruzione dell’ultimo governo Berlusconi. Anche al dicastero di viale Trastevere ad accompagnarla c’era la dottoressa Gregorini, segretaria particolare del ministro fino al 2011 e membro del Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici del Miur. Dal 2012 Gregorini è consulente dell’Aifa – si legge sul sito dell’Agenzia – per il progetto “Qualità ed equivalenza del farmaco”, finalizzato a valutare la “corrispondenza quali-quantitativa in principi attivi e forma farmaceutica tra farmaci”: lei vi lavorava però sempre come “esperta in pubbliche relazioni”. Anche se il suo incarico all’Università di Brescia si inserisce nell’ambito di uno specifico “progetto di internazionalizzazione” dell’università, le mansioni richieste sono quelle – si legge sul bando pubblicato sul sito dell’Ateneo – di “assistenza segretariale e organizzativa” da svolgere “in stretta relazione con il Rettore”.

Non è la prima volta che l’Ispettorato per la funzione pubblica si occupa dell’Università di Brescia, in particolare del rettore Sergio Pecorelli. Nel dicembre del 2014 era stato proprio il viceprefetto Pipia a chiedere chiarimenti all’ateneo bresciano – in seguito a un esposto firmato da docenti e ricercatori – sulla permanenza in carica del rettore nonostante avesse superato i 70 anni e fosse stato collocato in pensione il 31 ottobre 2014. Nonostante le contestazioni – la questione è finita sul tavolo del procuratore di Brescia Tommaso Buonanno e del procuratore regionale della Corte dei Conti – il rettore Pecorelli sta introducendo importanti modifiche nell’ateneo bresciano. L’incarico di Elisa Gregorini ad esempio è legato al progetto “Health and Wealth”, voluto nel luglio del 2013 dal prof. Pecorelli come “nuova mission dell’ateneo” che ha portato persino alla modifica del logo. L’ateneo lombardo ora è diventato una “università tematica per la salute e il benessere delle persone nell’ambiente” e i suoi progetti strategici ruotano intorno alle seguenti parole chiave: “longevità, ambiente, stili di vita, tecnologie per la salute e il benessere”.

Temi affini a quelli di cui si occupa la fondazione privata del rettore in campo medico-farmaceutico, la Healthy Foundation (il vicepresidente è Maurizio Casasco), già strettamente legata all’università bresciana e impegnata nello “sviluppo della ricerca scientifica, dell’educazione, dell’informazione e dell’assistenza per la salute fisica e mentale delle persone, il sociale e l’ambiente” nonché nella “promozione di stili di vita sani”.