Politica

Piemonte, ex assessore regionale assunto nell’ente guidato dal suo braccio destro

Rimasto fuori dal Consiglio alle elezioni del 2014, Roberto Ravello, politico di Fratelli d’Italia, ha ottenuto un contratto come docente al Formont, ente per la formazione dei mestieri della montagna finanziato dalla Regione, dove il vicepresidente è Roberto Vaglio, ex membro di An. Ed ex capo della segreteria di Ravello

Un ex assessore assunto dal suo ex collaboratore che siede ai vertici di un consorzio finanziato proprio dalla Regione. Succede in Piemonte e più precisamente al Formont, un ente per la formazione dei mestieri della montagna. L’ex assessore in questione è Roberto Ravello, politico di Fratelli d’Italia e componente della giunta di Roberto Cota con deleghe all’ambiente, alla montagna e alla protezione civile. Rimasto fuori dal Consiglio regionale alle elezioni del 2014, è stato assunto come docente al Formont, dove il vicepresidente è Roberto Vaglio, ex politico di Alleanza Nazionale, assessore alla montagna dal 1995 al 2005 e capo della segreteria di Ravello.

Il compito del politico di FdI è quello di formare i volontari della Protezione civile, ma anche di insegnare italiano e storia nei corsi per i futuri professionisti della montagna nella sede dalla Formont a Oulx, in Val di Susa: “Ho un contratto da dipendente, lavoro otto ore al giorno, a volte anche il sabato, la domenica o la sera. Timbro il mio bel cartellino”, racconta l’ex assessore spiegando che non si tratta di un incarico fittizio. “Non è stata l’amicizia a portarmi qui – aggiunge – può essere utile avere come formatore una persona che ha fatto per quattro anni un’esperienza d’alto livello in regione”. Secondo lui non c’è stato nulla di irregolare: “L’inquadramento è assolutamente lecito. Immagino che la scelta sia stata portata all’attenzione del consiglio d’amministrazione e valutata. Inoltre non ho incarichi dirigenziali e non siedo in nessun Cda”. Insomma, secondo lui non sarebbe stata violata la norma che vieta agli ex amministratori di avere cariche nelle società che hanno attività pubbliche per almeno tre anni dopo la fine del loro mandato. Anche perché, afferma, il Formont non è partecipato dalla Regione. Lo sostiene pure il vicepresidente Vaglio: “È una società privata, una scarl, e ci muoviamo come meglio crediamo”.

Sì, però il consorzio è nato nel 1984 per volontà della Regione Piemonte, che ancora oggi eroga molti soldi del Fondo strutturale europeo o del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale. Inoltre la Regione finanzia l’Unione delle comunità, dei comuni e degli enti di montagna (Uncem Piemonte), che a sua volta finanzia il consorzio. (D’altronde il presidente di Formont, Lido Riba, politico Pd, è anche presidente dell’Uncem Piemonte). Nessun conflitto d’interessi per Vaglio: “Le comunità montane non esistono più, i comuni sono usciti e tra i soci abbiamo una scarl della Provincia di Cuneo, l’Uncem e alcuni associazioni professionali”; prosegue il vicepresidente. Che anzi vuole precisare un aspetto : “Ci muoviamo con grande difficoltà perché la Regione e le province non ci pagano. Vantiamo un milione di euro di crediti”.

Per il capogruppo del M5S in Regione, Giorgio Bertola, la questione non è chiara e per questo chiederà informazioni alla giunta di Sergio Chiamparino con un’interrogazione che verrà consegnata nei prossimi giorni. L’obiettivo è quello di capire se i ruoli di Vaglio e Ravello siano incompatibili e, soprattutto, quanti soldi l’ex assessore abbia concesso al Formont nella passata legislatura.