Ambiente & Veleni

Geotermico, anche gli ecologisti litigano: proviamo a fare pace?

È da tempo che mi affanno a ripetere che il movimento progressista ha bisogno di praticare al suo interno l’efficienza energetica. Da anni parliamo di efficienza energetica di abitazioni e sistemi produttivi ma poi continuiamo a sprecare le nostre energie perché abbiamo difficoltà a fare rete. Non esiste neppure un indice collettivo dei siti ambientalisti. Siamo divisi in bande e spesso invece di collaborare si litiga.

Da tempo, ad esempio, è in atto uno scontro sul geotermico e devi stare attento alle virgole di quello che dici perché sennò vieni iscritto d’autorità a questa o quella fazione.
Sono stato coinvolto in una di queste animose discussioni a causa di un’intervista e mi sono quindi messo a parlare con alcune persone schierate apertamente sugli opposti versanti per chiarire la mia opinione e capire qual è la loro; e ho scoperto una cosa piacevole: se ci si mette a sviscerare serenamente gli argomenti si scopre che siamo tutti sostanzialmente d’accordo. Ci sono delle differenti valutazioni ma si tratta di questioni secondarie.

Tutti sono d’accordo che il geotermico a bassa profondità è innocuo e bellissimo. Tutti concordano sul fatto che se è vero che alcuni megaimpianti buttano nell’aria gas tossici, come quelli di Montenero e dell’Amiata, come affermano i comitati degli abitanti, sono da fermare subito perché nuocciono gravemente alla salute; ugualmente si condivide il fatto che gli impianti a media profondità, se costruiti bene, se realizzati in luoghi e con forme che non deturpano il paesaggio e le aree turistiche, sono positivi. Analoghe discussioni le hanno intrattenute Michele Dotti e Fabio Roggiolani, con i quali abbiamo organizzato Ecofuturo. Abbiamo così pensato di provare a organizzare una mediazione, convinti che possiamo riuscire a sciogliere una serie di malintesi.

Quindi abbiamo deciso di invitare tutte le parti interessate a un incontro al quale parteciperanno tecnici, comitati di difesa del territorio, aziende disposte al dialogo e, incredibile ma vero, parlamentari del Pd, di Sel e del M5S, tutti assieme amorevolmente.

L’evento avverrà ad Alcatraz il 6 e il 7 marzo (in diretta streaming dalle 18 alle 20 del 6 marzo e dalle 10.30 alle 13 del 7 marzo. Per partecipare vai sul sito www.alcatraz.it e clicca sul televisorino a destra della home page) non sarà proprio un convegno ma più che altro un incontro conviviale, perché siamo convinti che davanti a un bicchiere di vino e a un buon piatto di lasagne ci si capisce meglio. La parte più tecnica dell’incontro sarà anche trasmessa via web e si potrà intervenire a distanza…

Se riusciremo a concordare su un documento essenziale, cercando quel che ci unisce, sarebbe un grandissimo successo. E se si potesse anche arrivare a un documento da presentare in Parlamento, sottoscritto da onorevoli di tutta l’area progressista facciamo bingo! (Il parlamento dovrebbe discutere a breve tutta la questione delle rinnovabili che corrono gravi pericoli).

Spero che tu sia entusiasta di questa opera pacificatrice. E spero che tu appoggi questo tentativo. Ad esempio facendo rimbalzare la notizia e linkando la diretta streaming.
L’esistenza di attenzione di molti snodi della rete progressista (e tu SEI uno snodo) è un elemento essenziale per far sentire che c’è tutto un mondo che oggi chiede di fare uno sforzo per chiarire su che cosa siamo tutti d’accordo e quali sono gli obiettivi più elementari che condividiamo. Solo così possiamo accumulare l’energia sufficiente per ottenere il cambiamento.