Prove su strada

Fiat Doblò 2015, la prova su strada del Fatto.it – Il furgone ha una doppia anima

È principalmente un veicolo commerciale, anche se la Fiat vorrebbe che la versione passeggeri presidiasse segmenti lasciati sguarniti, come quello delle station wagon e delle monovolume. Imbattibile per spazio a bordo, lascia un po' a desiderare quanto a insonorizzazione e prontezza dello sterzo. Assetto migliorato, nuovo sistema multimediale con touch screen di serie, ampia disponibilità di configurazioni (fino a sette posti) e motori, anche a metano

Con il Doblò, anche nella sua doppia anima, “professional” e “passengers”, Fiat insegue la concorrenza. Il modello ha debuttato nel 2000 ed è stato finora commercializzato complessivamente in 1,4 milioni di esemplari. Ordinabile dallo scorso dicembre, ma fatta guidare alla stampa di settore all’inizio di febbraio, la quarta generazione di Doblò non è solo un veicolo commerciale di relativo successo – nelle vendite è preceduto da Citroën Berlingo, Renault Kangoo, Volkswagen Caddy (il nuovo modello è stato presentato praticamente in contemporanea in Polonia) e Peugeot Partner – ma adesso viene “spinta” anche come vettura multifunzionale.

Anzi: “L’unico Active Family Space destinato alla famiglia moderna, sportiva e dinamica”, assicura FCA. Nel mondo globale, essere i primi in qualcosa è importante. Ma il Doblò (in versione commerciale finalmente con i tre posti anteriori) deve rosicchiare parecchi clienti alla concorrenza per arrivare sul podio come già i colleghi Ducato (in testa in Europa nel segmento 2G) e Fiorino (primo nell’1B small).

Henrik Starup-Hansen, l’imponente 51enne danese dal 2 febbraio novo numero uno di FCA in Germania e ad interim ancora capo della divisione dei Commerciali di Fiat per la regione Europa, Medio Oriente e Africa, e l’asciutto Gianluca Italia, responsabile di Fiat sempre per l’area Emea, paragonano a loro il modello. Il primo dice che Doblò Cargo “dentro è grande come me e fuori è magro come Gianluca, mentre il secondo aggiunge che Doblò è “robusto come Henrik ed è agile come me”.

Il fratello maggiore del Qubo (il cui “importante restyling” arriva nel 2016) viene lanciato all’insegna del motto “Approved by life”, cioè, dice la Fiat, al servizio di una famiglia “moderna e dinamica”. Ma Doblò è soprattutto un veicolo commerciale, anche se oggi il marketing lo presenta come una “auto con stile, comfort e contenuti da berlina media, versatile e ricca di soluzioni intelligenti per l’impiego dello spazio”. Indubbiamente è un passo avanti rispetto a prima, anche grazie alle sospensioni bi-link posteriori, ma ci sono ancora margini di miglioramento. Sicuramente sullo sterzo, che nella versione passeggeri non è apparso particolarmente pronto nella risposta. E malgrado gli interventi sull’insonorizzazione, un ulteriore sforzo per limitare la rumorosità interna sarebbe apprezzabile. Il vero “plus” di Doblò sono lo spazio e la possibilità di amministrarlo.

Con la versione passeggeri, Fiat punta a tornare a presidiare segmenti che aveva lasciato sguarniti, come quello delle station wagon e delle monovolume. Per questo punta sulla modularità grazie ad un sistema di flessibilità dei sedili che consente fino a 30 configurazioni diverse: da 2 a 7 posti. Sul Doblò possono viaggiare tre persone (conduttore incluso) e simultaneamente essere trasportati oggetti lungo fino a 2,5 metri di lunghezza. La capacità del bagagliaio praticamente non ha uguali nel segmento: 790 (1.050 a passo lungo, Doblò Maxi) a 3.200 litri (4.000). L’offerta include anche la possibilità del tetto rialzato e della cappelliera rigida posizionabile a più livelli e con una portata di 70 kg. Una serie di vani sopra e dentro la plancia, nel tunnel centrale e nelle tasche delle portiere consentono di alloggiare bottiglie, documenti e molto altro per ulteriori 200 litri. Di serie, il Doblò offre il sistema multimediale Uconnect con touchscreen a colori da 5″ (navigazione integrata e riproduzione radio digitale a richiesta) e funzione Hill Holder di aiuto alle partenze in salita.

Fiat Doblò 2015 – la scheda

Che cos’è: è la versione restyling del Doblò presentato nel 2010. Declinato in versione passeggeri, il nuovo Fiat Doblò è si inserisce nell’offerta della “gamma funzionale” di Fiat (Qubo, Panda eccetera), di cui è responsabile una donna, Antonella Bruno
Che cosa cambia rispetto al “vecchio” modello: Alessandro Silva, il designer che si è occupato dell’aggiornamento estetico, spiega che “la funzione ispira la forma”. Soprattutto quando si tratta di spazio: esternamente il frontale è stato ulteriormente arrotondato con cofano, paraurti e griglia anteriore nuovi. Internamente sono stati ricavati ergonomici vani portaoggetti: 23 in totale per complessivi 200 litri
Concorrenti principali: Citroën Berlingo, Renault Kangoo, Volkswagen Caddy, Peugeot Partner
Varianti di carrozzeria: furgonato oppure in versione passeggeri, due varianti di altezza tetto, due lunghezze del passo
Dimensioni: lunghezza 4,406 metri (4,756 versione Maxi), larghezza 1,832 (senza retrovisori), altezza 1,895 (2,115 con tetto rialzato), passo 2,755 (3,105 versione Maxi)
Posti: 5, a richiesta 7
Bagagliaio: da 790 (1.050 versione Maxi) a 3.200 litri (4.000 versione Maxi)
Massa: da 1.370 kg (1.540 il Maxi)
Motori a benzina: 1.4 litri da 95 CV e 1.4 T-Jet da 120 CV
Motori diesel: 1.6 Multijet da 90 CV (anche con trasmissione Dualogic) e da 105 CV e 2.0 litri da 135 CV
Motore benzina-metano: 1.4 litri da 120 CV Natural Power
Cambi: manuale a cinque o sei marce marce oppure Dualogic a 5.
Trazione: anteriore
La versione che consuma meno: in versione standard è il motore a gasolio 1.6 Multijet da 90 CV, ma Fiat promette una riduzione dei consumi “fino al 15%” con il pacchetto Eco abbinato all’unità da 105 CV (nel ciclo misto dovrebbe scendere sotto i 5 litri per 100 km).
Piace: anche a passo cortoFiat Doblò è generosissimo negli spazi tanto che chi guida quasi non si riesce ad appoggiare il gomito sulla portiera di sinistra. I vani portaoggetti ed il bagagliaio consentono di sfruttare ogni angolo. Ottima la visibilità e buona la dinamica di guida grazie ad un assetto equilibrato cui contribuiscono le esclusive (per il segmento) sospensioni posteriori Bi-Link
Non convince: chi ha una famiglia numerosa è meglio che scelga un motore diverso dal benzina da 95 CV che in quanto a spinta lascia un po’ a desiderare (la versione Natural Power, nel 2014 il 35% delle vendite in Italia, è almeno più ecofriendly ed ha dalla sua costi di gestione ridotti). Sullo sterzo ci sono margini di miglioramento
Produzione: a Bursa, in Turchia
In vendita: ordini aperti da dicembre (entro fine marzo debutterà in 20 paesi)
Prezzi: da 18.200 euro (Pop 1.4 95 CV e) a 25.900 euro per la top di gamma Lounge 2.0 Multijet da 135 CV a passo corto