Giustizia & Impunità

Stamina, un paziente: “Cavia di Vannoni a mia insaputa, lo voglio in galera”

“L’unica soddisfazione che mi rimane è quella di aver contribuito a distruggere Stamina”. Con queste parole Carmine Vona, uno dei primi pazienti che ha denunciato Davide Vannoni, commenta la notizia del patteggiamento accolta dai magistrati di Torino per Vannoni e altri indagati del caso Stamina. “Sono molto deluso dalla giustizia, vorrei vedere Vannoni in carcere, ma è uscita questa storia del patteggiamento” racconta ai microfoni de ilfattoquotidiano.it (e su La Stampa) l’ambulante giostraio cuneese che nel 2008, dopo essere stato colpito da un ictus, si sottopose al trattamento Stamina. “Sono stato una loro cavia, a mia insaputa. Ho rischiato la vita, provo tanta rabbia. Stamina non è una cura – spiega Vona – ed è stata dannosa, ho avuto crisi epilettiche dopo le infusioni che non avevo mai avuto e per questo prendo ancora dei farmaci. Mi ha chiesto tanti soldi, oltre 21 mila euro. Fortuna il mio avvocato mi disse che andava denunciato e così feci”  di Simone Bauducco