Società

Cremona, progetto riciclo scarpe da ginnastica. ‘Col riuso costruita area gioco’

L'obiettivo dell'idea messa a punto nel comune di Castelleone è quello di ridurre l'accumulo di rifiuti in discarica. Con il materiale riutilizzato sarà costruito il pavimento anti-shock di un parco per i bimbi

Primo e unico progetto in Italia, ma anche in Europa, per dare una seconda vita alle scarpe da ginnastica. Si chiama Esosport: un’idea di Nicolas Meletiou, managing director Eso (Ecological services outsourcing), che il sindaco di Castelleone Pietro Fiori ha portato nel suo Comune, in provincia di Cremona, tra le poche amministrazioni in Italia che finora lo hanno adottato. Il problema era quello di smaltire in maniera corretta le scarpe da running, al termine della loro ‘vita’. Ecco quindi l’arrivo della ‘scatola miracolosa’. “Una iniziativa – spiega soddisfatto Fiori – che coniuga educazione ambientale e sensibilizzazione al riuso dei materiali”.

Otto i punti di raccolta in città, tra cui quello degli Orti di Santa Chiara, una delle prime aree gioco comunali che impiegherà il materiale ottenuto dal riciclo delle scarpe, con il quale è stato realizzato il pavimento anti-shock per i bambini. Scarpe da ginnastica per realizzare parchi giochi, si potrebbe sintetizzare.

“Come amministrazione – commenta l’assessore all’Ambiente Massimiliano Busnelli, che ha seguito da vicino il progetto -, appena ci siamo insediati la scorsa primavera, abbiamo approvato gli indirizzi in materiale di sensibilizzazione ambientale (strategie ‘Rifiuti zero’ con la differenziata porta a porta) e successivamente deliberato numerose iniziative, tra cui le ecofeste. Ma cercavamo un progetto dove il rifiuto di trasformasse davvero in una risorsa”. Un progetto che si prefigge di sensibilizzare anche le scuole medie e le associazioni sportive, le quali, in base a quanto riusciranno a conferire, potranno infatti vincere un viaggio con la visita all’impianto di trattamento di Eso.

L’obiettivo del progetto è quello di ridurre l’accumulo di rifiuti in discarica, instillando il convincimento che è possibile non solo riciclare ma anche ottenere e utilizzare una buona materia secondaria. Il tutto coniugando la passione sportiva con la sostenibilità ambientale, grazie alla perizia nel settore della gestione dei rifiuti.

Ma come funziona questo mini-impianto che si presenta come un grosso scatolone? Il fine ultimo della raccolta è la separazione, tramite un trattamento meccanico e senza dispersione di energia, della suola dalla tomaia con la generazione di materia prima seconda, utilizzabile per la realizzazione di pavimenti dei parchi giochi dei bambini. A fare da contorno al progetto, l’iniziativa, senza alcuna finalità di lucro, de “Il Giardino di Betty”, dedicato ad Elisabetta Salvioni Meletiou, moglie di Nicolas Meletiou, prematuramente scomparsa. Agli Orti di Santa Chiara verrà realizzato uno di questi ‘giardini’.

@bacchettasimone