Speciale Quirinale

Sondaggio: Renzi, -4 punti in 7 giorni. Dimissioni Napolitano, 86% favorevole

Da settembre il premier e il suo governo hanno perso 13 punti. Il presidente della Repubblica in testa alla "classifica" delle figure politiche più apprezzate. Elettori M5s convinti che il Movimento debba cercare un nome condiviso per il suo successore

Meno quattro punti percentuali in una settimana. E da settembre il calo è complessivamente di 13 punti. Dal sondaggio Ixè per Agorà (Rai3) emerge il crollo della fiducia degli italiani nei confronti del presidente del Consiglio Matteo Renzi e del suo governo, che in soli sette giorni passa dal 37 al 33 percento, ma sono dieci i punti persi rispetto a novembre. Il premier, inoltre, perde due punti attestandosi al 37%. Tuttavia, rispetto allo scorso settembre, quando la fiducia degli italiani in Renzi era al 50%, il calo è di 13 punti.

Dal sondaggio emerge poi che l’86 per cento degli italiani è convinto che Giorgio Napolitano – le cui dimissioni saranno formalizzate a metà gennaio – faccia bene a lasciare il Quirinale prima della conclusione del suo mandato. E che il 72 per cento degli elettori 5 Stelle è convinto che il Movimento debba cercare un nome condiviso per il suo successore. Il presidente della Repubblica, tuttavia, rimane ancora in testa nella “classifica” delle figure politiche più apprezzate e con il 39 per cento supera Renzi.

Ecco il confronto tra l’attuale fiducia nell’esecutivo e quella rilevata negli ultimi mesi del 2014:

12 gennaio – 33%
19 dicembre – 37%
12 dicembre – 38%
5 dicembre – 38%
28 novembre – 39%
21 novembre – 41%
14 novembre – 43%
7 novembre – 43%.

Resta stabile al 27 percento il leader del Carroccio Matteo Salvini (+7 rispetto a settembre), mentre calano di un punto Beppe Grillo (che perde sei punti in quattro mesi) e Silvio Berlusconi, entrambi al 14%. Un punto in meno anche per Angelino Alfano, al 12%.

Intenzioni di voto – Pur registrando un lieve calo (-0,3%), con il 37,2 percento il Pd resta primo partito. Segue il Movimento 5 Stelle, che guadagna lo 0,2 percento e si attesta al 18,7 percento. Perde invece oltre mezzo punto Forza Italia (-0,6%), che scivola al 13,3 percento, mentre ne guadagna quasi uno (+0,9%) la Lega Nord, che raggiunge il 13 percento. Da rilevare che se si votasse oggi soltanto la metà degli italiani (50,7%) si recherebbe alle urne: un calo dell’affluenza significativo rispetto al 19 dicembre scorso (58,8%).

Questo il quadro complessivo delle intenzioni di voto (tra parentesi la differenza percentuale rispetto alla precedente rilevazione):
Pd 37,2% (-0,3)
M5S 18,7% (+0,2)
Forza Italia 13,3% (-0,6)
Lega Nord 13,0% (+0,9)
Sel 3,7% (-0,1)
Fdi-An 2,6% (+0,4)
Ncd 2,3% (+0,2)
Prc 1,7% (-0,3)
Udc 1,3% (-0,4)
Verdi 1,0% (+0,1)
Scelta civica 0,2% (-0,1)

La rilevazione è stata effettuata da Ixè per Agorà-Rai3 il 7/1/2015 tramite sondaggio CATI-CAMI su un campione casuale probabilistico stratificato di mille soggetti maggiorenni (su 6.821 contatti complessivi), di età superiore ai 18 anni. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall’ISTAT. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età e macro area di residenza. Margine d’errore massimo: +/- 3,1%.