Cronaca

Marò, Gentiloni: “Nuova petizione per trattenere in Italia Massimiliano Latorre”

Il permesso del governo indiano per il fuciliere della marina italiana scade il 12 gennaio. Nei giorni scorsi è stato operato al cuore e secondo il ministro degli Esteri le sue condizioni di salute non permetterebbero il rientro

L’Italia presenterà una nuova petizione per trattenere ancora Massimiliano Latorre. Ad annunciarlo è stato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni: “Le sue condizioni di salute sono sotto gli occhi di tutti, quindi ci sono tutte le ragioni per proporre da parte dell’Italia una nuova petizione”. Il fuciliere della Marina è stato operato al cuore il 5 gennaio scorso, ma il suo permesso di congedo di quattro mesi concesso dal governo di New Delhi scade il 12 gennaio. Latorre è trattenuto da due anni e mezzo insieme al collega Salvatore Girone in India con l’accusa di aver sparato e ucciso due pescatori nei mari del Kerala.

Gentiloni conferma che il dialogo tra i due governi continua, nonostante non si siano raggiunti i risultati sperati. Secondo il ministro degli esteri a preoccupare sarebbero le condizioni di salute del fuciliere di Marina tornato in Italia per operarsi a causa di un difetto congenito al cuore (un piccolo ‘foro’ tra l’atrio sinistro e destro). “Il dialogo con l’India”, ha detto, “è in corso, ma i risultati finora ottenuti non sono stati soddisfacenti, non sono stati quelli che ci aspettavamo. Adesso ci aspettiamo una risposta dalla Corte suprema indiana soprattutto dal punto di vista umanitario”.

Massimiliano Latorre è tornato in Italia a metà settembre, dopo l’ictus che lo aveva colpito durante la sua permanenza forzata nell’ambasciata italiana di New Delhi. Il militare era tornato nel Paese per svolgere degli esami e curare i successivi problemi cardiaci. Operato al cuore il 5 gennaio, il fuciliere di Marina ha superato l’intervento senza alcun problema e, il 6 gennaio, ha ricevuto la visita del ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Un incontro che ha ripetuto quello di qualche mese prima, quando la rappresentante dell’esecutivo era andata a trovare Latorre e il collega, Salvatore Girone, in India.