Mafie

Palermo, sequestrati 2 milioni al boss D’Ambrogio. Sigilli all’agenzia funebre dell’inchino

Duro colpo della Guardia di Finanza e dei Carabinieri di Palermo al clan mafioso di Porto Nuova: hanno sequestrato 2 milioni di euro ad Alessandro D’Ambrogio, tratto in arresto nel luglio 2013 nel corso dell’operazione “Alexander”, ritenuto a capo della cosca. Il provvedimento ha riguardato due imprese operanti nel settore delle onoranze funebri, una delle quali divenne famosa il 27 luglio scorso quando la “Vara” di Maria Santissima del Carmelo si fermò davanti al locale di sua proprietà per tributargli un inchino. Inoltre, sono stati sequestrati tre immobili ad uso commerciale, un’abitazione ed un’autovettura. D’Ambrogio, 40 anni, uscito dal carcere ad aprile 2011 e già condannato con sentenza irrevocabile per i reati di associazione mafiosa, estorsione ed associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, secondo i militari “coordinava le attività illecite, in particolare del settore delle estorsioni, e si occupava del sostentamento dei detenuti e dei loro nuclei familiari, intrattenendo rapporti con altri esponenti mafiosi, facenti parte di diversi mandamenti, tra i quali quelli di Bagheria, Tommaso Natale, Pagliarelli, Brancaccio, Arenella – Resuttana, Villabate – Misilmeri e Noce – Cruillas”