Prove su strada

BMW X6, la prova del Fatto.it – Come cambia la “Suv-coupé” di Monaco

È completamente nuova, anche se da fuori non sembra. Scattante, sportiva, silenziosa, la X6 non delude le aspettative. La capacità di carico è minore di quella dell'X5, ma i progettisti dell'X6 avevano altre priorità. Costa molto, ma di serie offre tutto, pure la trazione integrale e il cambio automatico. Utile il sistema elettronico che individua i pedoni anche di notte

L’X6 è completamente nuova, nonostante l’evidente somiglianza con il modello precedente. Cambia la forma della coda, che ora è un po’ meno alta, gli sbalzi s’accorciano, il cofano del motore si fa più piatto e il muso, in generale, acquista carattere, con i caratteristici fari che toccano il doppio rene (nella foto sotto, il nuovo modello, in alto, a confronto con quello del 2008). Sulla ruota posteriore appare una scanalatura che prima non c’era ma, nel complesso, l’X6 rimane un modello inconfondibile. Del resto, è stato il suo design originale e l’apparente contraddizione in termini – un Suv che però è anche una coupé – a renderlo famoso.

La prima generazione dell’X6 è stata venduta in 260.000 esemplari nel mondo, dal 2008 a oggi. E a parte la Cayenne, non ha rivali dirette fino a quando, all’inizio dell’anno prossimo, la Mercedes presenterà la potenziale rivale GLE Coupé. Il segmento delle grandi fuoristrada sportive, in Italia è penalizzato dalla crisi e dal superbollo, ma offre ancora grandi possibilità d’espansione in Cina e negli Stati Uniti: non a caso la motorizzazione più venduta in Italia è la 30d, equipaggiata con il meno potente dei diesel, mentre a livello globale la fanno da padrona le versioni più spinte, le 50i e 50d.

Su strada, all’X6 è difficile trovare difetti. A parte la difficoltà di calcolare l’ingombro nelle strade più strette, per il resto l’X6 è pronta, reattiva grazie all’ottimo cambio automatico a otto marce, incollata alla strada, s’inserisce in curva con precisione. Il rollio è minimo, tanto che si ha l’impressione di essere a bordo di una berlina, piuttosto che di una vettura alta un metro e 70. Il triturbo diesel della M50d (modello della linea M Performance, una via di mezzo fra le versioni “normali” e le più estreme M) è silenzioso e spinge la massa non indifferente dell’X6 con tale naturalezza che in autostrada si rischia di superare i limiti di velocità senza nemmeno rendersene conto.

L’interno è realizzato con cura: un tripudio di pelle (anche bicolore, volendo) e di materiali pregiati; sedili sportivi – che sulla M50d addirittura “abbracciano” elettricamente i fianchi quando ci si accomoda – head-up display, volante sportivo. Lo spazio, se si viaggia in quattro, è abbondante, sia per le gambe sia in larghezza; meno comodo sta il quinto passeggero. I limiti vengono dalla forma del tetto, che potrebbe dare qualche problema ai più alti. Così come la forma della coda, che condiziona quella del bagagliaio: molto profondo e modulabile grazie ai sedili posteriori abbattibili in tre sezioni, non permette però di caricare oggetti alti perché si scontrerebbero col lunotto.

La dotazione di serie della nuova X6 è ricchissima. Persino più della serie precedente. Sono standard la trazione integrale, il cambio automatico a otto marce, i fari bixeno, i cerchi in lega da 19”, l’apertura elettrica del portellone posteriore, il climatizzatore bizona, i rivestimenti in pelle e il Driving Assistant, un pacchetto di sistemi elettronici di assistenza al guidatore basati sui segnali provenienti dalla telecamera anteriore. Fra le varie funzioni, particolarmente interessante è la funzione che avverte del rischio di investire un pedone. Fino a una velocità di 60 km/h, il sistema identifica le persone che si trovano sulla rotta del veicolo e allerta il guidatore con segnali ottici e acustici, predispone l’impianto frenante e addirittura provvede a frenare dolcemente. Nel giro di prova nei dintorni di Pistoia, negli attraversamenti urbani il sistema ci ha allertati più volte della presenza di persone sulla strada, senza mai confondersi con animali o altri mezzi.

Nuova BMW X6 – la scheda

Che cos’è: è la seconda generazione della “Suv-coupé” della BMW, ossia una grande e sportiva fuoristrada costruita sulla stessa base meccanica dell’X5, ma dalla linea più filante
Che cosa cambia rispetto alla prima generazione: è tre centimetri più lunga e un centimetro più larga; il bagagliaio cresce un po’. I motori sono tutti Euro 6 e i consumi dichiarati diminuiscono del 20% circa. La dotazione di serie diventa più ricca
Principali concorrenti: la Porsche Cayenne, la sorella BMW X5, dall’anno prossimo anche le nuove Audi Q7 e Mercedes GLE Coupé
Dimensioni: lunghezza 4,91 metri, larghezza 1,99, altezza 1,70, passo 2,93
Bagagliaio: da 580 a 1.525 litri a seconda della posizione dello schienale dei sedili posteriori
Posti: 5
Motori a benzina: al lancio, solo il V8 di 4.4 litri da 450 CV della 50i. A inizio 2015, arriverà la 35i (6 cilindri) e successivamente la sportivissima X6 M da 575 CV
Motori diesel: al lancio, il sei cilindri in linea di 3.0 litri da 258 CV della 30d e il triturbo, sempre da 3.0 litri, da 381 CV, della M50d. Nei primi mesi del 2015 d’aggiungerà alla gamma la versione da 313 CV, chiamata 40d
Cambio: Steptronic automatico a 8 rapporti di serie
Trazione: integrale xDrive di serie
La versione che consuma meno: la 30d, omologata per un consumo di 6,0 litri/100 km nel ciclo misto, e per emissioni di CO2 di 157 g/km
Pregi: il piacere di guida, che fa dimenticare di essere a bordo di una Suv; la silenziosità e lo spazio a bordo (se si viaggia in quattro); la ricchissima dotazione di serie
Difetti: salire e scendere dall’X6 senza strofinare le gambe – e dunque sporcarsi – è praticamente impossibile a causa dell’altezza e della larghezza del veicolo. Visibilità posteriore scarsa a causa della forma della coda. Prezzi alti, ma di serie c’è davvero tutto
Produzione: Spartanburg, South Carolina, Stati Uniti
Prezzi: da 70.890 euro (X6 xDrive 30d) a 103.750 euro (X6 xDrive 50i MSport)
In vendita: da dicembre 2014