Cronaca

Franco Bomprezzi, morto l’attivista per diritti disabili. Pisapia: “Coraggioso”

Addio a Franco Bomprezzi, presidente della Lega per i diritti delle persone con disabilità (Ledha), scrittore e giornalista. Bomprezzi, che viveva da sempre su una sedia a rotella perché affetto da osteogenesi imperfetta, si è spento giovedì mattina a Milano dopo alcuni giorni di ricovero all’ospedale Niguarda. Scriveva per il mensile e quotidiano online del terzo settore Vita e teneva, sul sito del Corriere della Sera, il blog collettivo “InVisibili”. Tra i suoi libri ci sono “La contea dei ruotanti” (1999) e “Io sono così” (2003). Nel 2005 ha ricevuto l’Ambrogino d’Oro e nel 2007 è stato nominato Cavaliere della Repubblica dal presidente Giorgio Napolitano.

“Non ci sono parole per esprimere la mia profonda tristezza e quella di tutta Milano per la scomparsa di Franco Bomprezzi”, ha detto il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. “Un amico, un uomo estremamente coraggioso, che ha condotto difficili e importanti battaglie con grande tenacia e senza perdere mai il sorriso”. “La sua spiccata ironia – ha aggiunto – ha contagiato tutti ed è uno dei ricordi più belli che mi porterò sempre nel cuore. Mi ha tenuto per mano molto spesso, donandomi preziosi consigli e sono certo che anche in futuro continuerò a sentire il suo sostegno e il suo sguardo saprà guidarci per una città che sia di tutti e per tutti, come diceva lui, nessuno escluso”.

Il premier Matteo Renzi, da Bruxelles, ha detto che la riforma terzo settore i cui decreti attuativi sono attesi nei prossimi mesi sarà dedicata a Bomprezzi, “un simbolo di tenacia e determinazione, un personaggio del terzo settore, o meglio del primo settore, che combatteva contro la disabilità”.

“Franco era un punto di riferimento per tutte le persone con disabilità e per tutti coloro che lottano per i diritti”, ha commentato Maria Villa Allegri, vicepresidente della Ledha. Alla memoria di Bomprezzi verranno dedicati il convegno e il concerto già in programma venerdì per la conclusione della campagna “I diritti non si pagano.. ma costano”.