Politica

Mafia Capitale, Boldrini: “Partiti facciano pulizia al loro interno”

La presidente della Camera da Assisi per assistere al concerto di Natale si sofferma sullo scandalo che ha travolto Roma: "Quadro fosco. La società deve rispolverare alcuni valori persi. Bene misure del governo. Ora interventi anche sul lavoro, l'emergenza più grande"

Pulizia all’interno dei partiti. Ma anche il recupero di alcuni valori che la società italiana ha perso. E’ questo quello che serve alla politica dopo lo scandalo Mafia Capitale secondo la presidente della Camera Laura Boldrini, che lancia un appello da Assisi, prima di assistere al concerto di Natale: “I partiti devono fare pulizia al loro interno ma anche nella società credo sia veramente importante rispolverare alcuni valori che per troppo tempo sono stai messi da parte“.

“E’ stato un anno difficile, complicato”, sottolinea la terza carica dello Stato dalla Basilica superiore di San Francesco. “Certamente anche quanto è emerso in termini di corruzione è stato qualcosa di pesante perché – continua la Boldrini – certamente è emerso un quadro fosco, soprattutto in questa ultima inchiesta sulla mafia a Roma dove abbiamo visto c’era e c’è un connubio criminale tra amministratori politici e persone preposte all’accoglienza delle persone più vulnerabili“.

La presidente della Camera apprezza il provvedimenti del governo in tema di lotta alla corruzione: “Ha fatto bene il Governo ad inasprire le pene, a chiedere la restituzione del maltolto e a pensare anche alla confisca dei beni”. Secondo la presidente della Camera sono “tutte misure che stanno andando nella giusta direzione”. “Dopo di che – aggiunge – c’è anche un modo di essere, di pensare e quello difficilmente si può condizionare con le leggi e quindi bisogna richiamarsi ai principi e ai valori in ogni attività professionale che si svolge, a cominciare dalla politica”.

Non solo sulla corruzione, Laura Boldrini chiede interventi anche per il lavoro: “Risposte concrete alla richiesta di lavoro perché questa è l’emergenza più grande per il Paese, un lavoro che sia duraturo e che crei delle prospettive reali di vita”.

“Auguro che tanti nostri giovani possano ritornare in Italia ed avere qui un percorso professionale e che le scelte da fare potranno anche essere fatte senza innalzare lo scontro e il conflitto”, aggiunge la Boldrini ad Assisi. “Non abbiamo bisogno di più tensione nel Paese, quindi spero che si possa addivenire a scelte anche difficili ma con la condivisione necessaria perché il 2015 sarà un altro anno impegnativo per tutti noi”.