Giustizia & Impunità

Cucchi, esposto della famiglia contro il perito. La Procura apre un fascicolo

Due giorni fa la sorella di Stefano aveva presentato una denuncia contro Paolo Arbarello, medico legale che aveva firmato una consulenza per il processo di primo grado e secondo il quale il geometra 31enne è morto per negligenza dei medici

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo, senza ipotesi di reato e senza indagati, in seguito all’esposto presentato dalla famiglia di Stefano Cucchi nei confronti del medico legale Paolo Arbarello riguardo alla perizia del processo di primo grado. A seguire gli accertamenti sarà il procuratore Giuseppe Pignatone. Il fascicolo, però, non costituisce l’avvio di nuove indagini, ma rimarrà circoscritto agli episodi indicati nell’esposto. A spiegarlo è stato, nei giorni scorsi, lo stesso Pignatone che ha precisato come queste indagini saranno subordinate all’esame di tutto il carteggio e delle motivazioni di assoluzione della corte di assise di appello di medici, infermieri e guardie penitenziarie.

La denuncia, 10 pagine, era stata presentata mercoledì 5 novembre da Ilaria Cucchi. Al centro l’operato del consulente della Procura, il medico legale Paolo Arbarello. L’esposto ha scatenato un vero botta e risposta tra l’ex direttore di medicina legale della Sapienza (che ha annunciato una controquerela) e la sorella di Cucchi. “Lo abbiamo scritto e ripetuto più volte: ci sono lesioni che sono sospette – ha detto Arbarello in una intervista – Noi non siamo in condizioni di dire se qualcuno gli ha sbattuto la testa contro il muro facendolo cadere o se invece ha fatto tutto da solo. In ogni caso, ripeto, non sono queste le cause del suo decesso“. Per Arbarello “evidentemente non tengono conto che il mio parere, e quello di tutti i colleghi che hanno lavorato con me, è stato confermato anche dai periti della Corte d’Assise, scelti a Milano”, cioè che Stefano Cucchi è stato ucciso dalla negligenza dei medici. “Non è stato semplice muovere rilievi a dei colleghi”.

Alle parole del medico legale ha replicato la Cucchi affermando che “il professor Arbarello ha annunciato querela per diffamazione e calunnia contro di noi ed ha nominato il professor Coppi per avere maggiori garanzie possibili di vittoria. Saremo gli unici ad essere condannati per la morte di Stefano”. “Arbarello – prosegue – difende l’operato dei colleghi periti e pure quello dei magistrati. Mio fratello è morto per il dolore tremendo alla colonna vertebrale ed all’addome per un globo vescicale di urina di ben un litro e mezzo che gli ha prodotto lacerazioni interne”.