Media & Regime

Sciopero cameraman, Rai in ginocchio. Programmi cancellati, repliche vintage

Lo stop di 200 operatori di Roma mette in crisi la produzione. Corsa per "salvare" l'intervista di Renzi a Ballarò. Il sindacato: "Mandano a far riprese tecnici non qualificati, professionalità a rischio". L'azienda non commenta

Caos in Rai a causa dello sciopero degli operatori di ripresa. Cancellate le dirette di ‘Uno Mattina’, ‘Agorà’, ‘La prova del cuoco’, ‘I fatti Vostri, ‘Geo&Geo’ e ‘Porta a Porta’, mentre si è lavorato a testa bassa per scongiurare problemi nella messa in onda di Ballarò che stasera ospita un’intervista al presidente del consiglio Matteo Renzi. Sul piede di guerra 200 operatori di Roma che hanno letteralmente terremotato il palinsesto provocando la cancellazione di trasmissioni con la conseguente trasmissione di programmi vintage o di telegiornali in onda con camera fissa. Operatori che sono pronti a replicare la protesta se dall’azienda non arriveranno rassicurazioni. “L’adesione allo sciopero è stata praticamente totale” spiega Piero Pellegrino, segretario generale dello Snater, il maggiore sindacato autonomo della Rai. Pellegrino rilancia: “Probabilmente l’assemblea dei lavoratori la prossima settimana potrebbe anche decidere una nuova iniziativa, magari su due giorni. A meno che, agli abboccamenti dell’azienda di questo pomeriggio, non seguirà una convocazione del sindacato ad un tavolo per superare i problemi”.

Ma che cosa ha fatto scattare la protesta? In attesa di una presa di posizione dell’emittente pubblica, sono i sindacati a dare la loro versione. “La paura è che l’azienda vada avanti con una forzatura che rischia di mettere in pericolo la professionalità di questi lavoratori. Timore confermato dal fatto che lo scorso anno sono uscite dalla Rai 600 persone vicine alla pensione e sono state fatte selezioni per nuove 150 unità tra cui solo tecnici e nessun operatore di ripresa”. La vertenza riguarda le mansioni di questa figura professionale che si appresta – almeno questo è il rischio – a essere progressivamente sostituita da semplici tecnici “con lo zainetto, un’apparecchiatura leggerissima con cui una sola persona è in grado di fare ripresa, montaggio e infine invio delle immagini. Tutto questo senza alcuna preparazione specifica” spiega ancora il capo dello Snater . “Non siamo contro l’ottimizzazione del processo produttivo, ma qui si vogliono attribuire mansioni a tecnici che non le hanno, ovviamente a scapito della qualità. Questa forzatura è iniziata circa un anno fa a Rai News per sopperire al fatto che non avevano operatori, dato che si lavorava in studio con immagini fisse. Ma l’idea della direttrice Monica Maggioni è cominciata a piacere a molti che hanno preso ad acquistare questi dispositivi e ad affidarli a semplici tecnici anche se non sanno fare le riprese o le fanno a livello amatoriale”. Ovviamente, assicura il leader sindacale, non si ha nulla contro questi altri lavoratori a cui l’azienda attribuisce mansioni non previste dal loro contratto. “Il punto è che se per fare un servizio di un certo tipo e con una certa qualità bisogna sostenere i costi di tre o quattro persone, con questo escamotage ne basta una. Basta sia dotata di zainetto”.

L’azienda per ora non commenta, la Commissione di vigilanza neppure. Contattata da ilfattoquotidiano.it, il consigliere Rai Benedetta Tobagi preferisce non rilasciare dichiarazioni, anche se l’episodio è grave e il danno, non fosse altro che quello all’immagine, di un certo rilievo. Probabilmente le riflessioni dell’azienda verranno affidate a una nota domani, magari dopo la diffusione da parte del sindacato dei dati sull’adesione allo sciopero. Inutile attendere una risposta a caldo, anche perché, fanno notare, la protesta finirà a mezzanotte. Nessun commento neppure dal presidente della commissione di Vigilanza, Roberto Fico. Quel che è certo è che la giornata che si chiude è da dimenticare. Saltato il day-time della mattina, si è  salvata la diretta delle celebrazioni del IV novembre insieme a poco altro. E si saluta tutto sommato con un sospiro di sollievo la messa in onda in diretta di ‘Ballarò’ seppure con una squadra di operatori ridotta e, si precisa, senza l’utilizzo di troupe esterne.