Mondo

Uruguay al voto per decidere il successore di Mujica. Lacalle sfida Vazquez

Il primo turno elettorale potrebbe concludersi con un ballottaggio. Il partito Fronte Ampio con Vazquez, successore in pectore del “presidente più povero del mondo“, è dato nei sondaggi al 44% contro il 32% delle preferenze per il Partido Nacional di centrodestra di Lacalle

Ultimo giorno da Capo dello Stato per José Pepe Mujica, l’Uruguay è chiamato alle urne il 26 ottobre per  le elezioni presidenziali e legislative. La legge, infatti, impedisce al presidente uscente di correre per una altro mandato. Secondo i sondaggi raccolti tra il 4 e il 19 ottobre, il Fronte ampio, coalizione di centrosinistra, tra cui comunisti ed ex leader della guerriglia, ha il 44% delle preferenze. Il suo candidato Tabaré Vazquez, 74 anni, è già stato presidente tra il 2005 e il 2010. Segue il Partito nazionale con il 32%, che ha come leader Luis Alberto Lacalle Pou, 41 anni, figlio dell’ex capo di Stato Luis Alberto Lacalle. Al 15% si attesta il Partito Colorado, del 54enne Pedro Bordaberry, a sua volta figlio di un ex capo di Stato, il dittatore Juan María Bordaberry. Ma secondo i sondaggi nessuno dei rappresentanti dei due partiti più accreditati otterrà il 50% necessario a evitare il ballottaggio (che si terrà eventualmente il 30 novembre). Le urne aprono alle 8 ora locale (le 11 in Italia) e chiudono alle 19.30 (le 22.30 in Italia).

L’uscente Mujica, chiamato anche “il presidente degli ultimi” è diventato molto popolare per il suo stile di vita francescano e per aver promosso innovative riforme a favore per esempio, dei matrimoni gay o come la legalizzazione della marijuana divenuta monopolio di Stato. Con Mujica alla guida il Paese ha visto crescere l’economia e aumentare gli stipendi in particolare per i più indigenti. I critici tuttavia sostengono che il presidente non abbia fatto abbastanza per l’educazione, la sicurezza e la protezione ambientale. Per quanto riguarda la scuola, gli studenti dell’Uruguay si dimostrano tra i peggiori al mondo in materie come matematica, scienze e comprensione della lettura. Ma è anche la sicurezza una delle questioni principali su cui si sono sfidati i candidati nel corso della campagna elettorale, una delle preoccupazioni maggiori per gli uruguaiani riguarda appunto il crescente tasso di criminalità.