Politica

M5S: su immigrazione ed Ebola Grillo sbaglia

Spesso in questo blog ho sposato le posizioni di Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle ma se Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle a mio parere dicono o fanno qualcosa di sbagliato è mio diritto e dovere criticarli e dissentire dalle loro posizioni.

Qualche giorno fa sul suo blog il leader del M5S ha scritto: “Chi entra in Italia con i barconi è un perfetto sconosciuto: va identificato immediatamente, i profughi vanno accolti; gli altri, i cosiddetti clandestini rispediti da dove venivano. Chi entra in Italia sia sottoposto a visita medica obbligatoria all’ingresso per tutelare la salute sua e degli italiani”. Secondo Grillo i recenti fenomeni globali, dalla diffusione dell’Ebola all’Isis avrebbero contribuito a “produrre flussi migratori insostenibili”, Ebola sta penetrando in Europa ed è solo questione di tempo perché in Italia ci siano i primi casi.

Trovo profondamente sbagliato e scorretto mettere in relazione la diffusione di Ebola con gli sbarchi degli immigrati per alcuni semplici motivi. I sintomi dell’Ebola sono febbre alta (dai 38,8 gradi in su), forte stanchezza, dolore ai muscoli e mal di gola, vomito e diarrea ma assai presto a questi sintomi se ne accompagnano altri ben più gravi come emorragie interne ed esterne, difficoltà di respirazione, rapida perdita di peso e, nel caso che l’infezione non regredisca, disfunzione multiorgano che conduce in breve tempo alla morte.

E’ pertanto molto difficile che una persona in queste condizioni decida di effettuare uno spostamento intercontinentale e, se consideriamo che l’incubazione ha una durata abbastanza breve (7 giorni in media e più in generale dai due ai 21 giorni), l’ipotesi che l’infezione possa arrivare via mare portata da persone che, partite da Paesi come la Sierra Leone, la Guinea e la Liberia, abbiano attraversato il nord Africa via terra per poi imbarcarsi per l’Italia è priva di ogni fondamento. Lo spostamento in aereo, come afferma Gino Strada, potrebbe costituire una possibilità che una persona infetta arrivi in Italia partendo da uno dei Paesi colpiti da Ebola ma va chiarito che in Europa e negli Usa difficilmente potranno verificarsi epidemie diffuse e probabilmente il virus letale si manifesterà soltanto in alcuni casi dovuti, ad esempio, ad errori umani come quello del paziente ricoverato in Texas e dimesso anzitempo dall’ospedale dopo un controllo superficiale.

Creare allarmismo, psicosi e disinformazione contribuisce al verificarsi di episodi assurdi come quello accaduto su un autobus a Roma dove una ventiseienne della Guinea è stata picchiata dai parenti di alcune ragazze che l’avevano accusata di “attaccare l’Ebola” solo perché nera o come quello successo in una scuola materna di Fiumicino dove una bambina italiana di tre anni di ritorno da un viaggio in Uganda con i genitori non è potuta tornare in classe a causa delle proteste dei genitori dei suoi compagni allarmati da un possibile rischio di contrarre il virus nonostante la bimba, come rassicura il papà carabiniere, fosse stata sottoposta a tutti gli esami del caso e nonostante l’Uganda non sia un Paese interessato dal contagio.

Spero che Grillo ripensi a quelle affermazioni e possa chiarire al più presto che l’immigrazione è certo un problema da risolvere con l’aiuto di tutti i Paesi dell’Ue ma non è assolutamente vero che le carrette del mare colme di disperati sono il principale veicolo di diffusione di Ebola.

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