Cronaca

Catania, palma cade e uccide una donna. Inchiesta per omicidio colposo

La vittima, moglie di un sottufficiale della Guardia di finanza, era seduta su una panchina con la figlia. È deceduta sul colpo. Sul posto vigili del fuoco, medici del 118

Una donna è morta travolta da una palma in piazza Cutelli, nel centro di Catania. La vittima, moglie di un sottufficiale della guardia di finanza, era seduta su una panchina con la figlia. È deceduta sul colpo. Sul posto vigili del fuoco, medici del 118 e militari delle Fiamme gialle. La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta. Il fascicolo, contro ignoti, ipotizza il reato di omicidio colposo. Il sostituto procuratore Agata Santonocito ha disposto una ‘campionatura’ della palma per verificare il suo stato di ‘salute’, affidando gli accertamenti al corpo forestale. Il crollo, a differenza di quanto ipotizzato in un primo momento, non è ritenuto collegato al vento che soffiava stamattina sulla città. Il magistrato non ha disposto l’autopsia. Le indagini sono state delegate al comando provinciale dei carabinieri di Catania. La vittima si chiamava Patrizia Scalora, aveva 49 anni, ed era originaria del Siracusano. Al momento della tragedia era assieme alla figlia, che ha 19 anni  La coppia ha un altro figlio di 25 anni.

Il maltempo però continua a imperversare in tutta Italia. In Sardegna il maestrale sta provocando numerosi disagi. Questa mattina i porti di Oristano e Portovesme (Carbonia Iglesias), chiusi ieri a causa della violenza del mare (la boa di Alghero ha registrato onde alte anche quasi 17 metri) e la furia del vento, hanno riaperto consentendo alle navi di poter attraccare. Nessun problema, invece, ad Olbia, Porto Torres e Cagliari: i traghetti di linea sono partiti e arrivati in orario, così come negli aeroporti. Dalle previsioni meteo dell’Aeronautica militare arrivano informazioni confortanti. La Sardegna rimarrà fuori dalle precipitazioni che dovrebbero investire il sud Italia nelle prossime ore. I venti saranno in timida diminuzione, con qualche sollevamento di sabbia e polvere nella zona di Sarroch e Capoterra.

È  stata una notte di lavoro alla stazione di Lecco, e per i vigili del fuoco all’opera in Valsassina e Alto lago per altri alberi caduti conseguenza delle forti raffiche di vento.
Nel Lecchese la situazione più difficile – quella della stazione del capoluogo – è tornata alla normalità, dopo il caos di ieri per il tetto in lamiera che era finito contro il cavi dell’alta tensione, provocando la cancellazione di alcuni treni sulla linea Lecco-Milano, Lecco-Bergamo e Lecco-Molteno-Monza. Due squadre operative di Rfi, coordinate dai vigili del fuoco di Lecco, hanno lavorato tutta la notte al fine di mettere in sicurezza le parti pericolanti della tettoia del deposito e i binari sui quali era caduta la tettoia. Anche il pericolo di amianto, presente nel sottotetto del deposito è stato rimosso e sventato il rischio di diffusione. In mattinata la circolazione dei treni sulla Lecco-Milano appare regolare.

Anticipo d’inverno in val Pusteria e lungo la cresta di confine in Alto Adige. Dalle prime ore della giornata i vigili del fuoco di Brunico sono stati chiamati a una trentina di interventi per alberi caduti, strade bloccate e tendoni distrutti dal peso della neve. Fortunatamente non si registrano feriti. Diverse strade sono state chiuse per motivi di sicurezza, come anche i passi Rombo, Stalle, Giovo e Pennes. In tarda mattinata la temperatura a Brunico era ancora di zero gradi.

Con il brusco e previsto abbassamento delle temperature è comparsa invece la neve sulle cime del Gran Sasso e della Majella. L’Aquila questa mattina si è svegliata con 3 gradi. Abbondanti precipitazioni nevose, iniziate ieri pomeriggio anche a quote di poco inferiori ai mille metri, hanno imbiancato durante la notte le montagne abruzzesi, questa mattina ben visibili anche dalla costa. Sul litorale le temperature si attestano sui 12 gradi. Il maltempo imperverserà con forti piogge, nubifragi e possibili alluvioni sulle Marche, Abruzzo, Molise, Gargano e poi coste tirreniche di Sicilia e Calabria.