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Ebola, speculatore di Las Vegas mette in vendita Ebola.com per 150mila dollari

Stando a quanto dichiarato dall'americano ogni giorno 5mila persone arrivano sul sito digitando il nome del virus sui motori di ricerca. L'uomo ha il pallino di acquistare domini di malattie e catastrofi come quello sull'influenza aviaria e su Fukushima

L’imprenditore di Las Vegas Jon Schultz vende il sito Ebola.com al prezzo di 150 mila dollari. L’uomo aveva acquistato il dominio nel 2008 per 13.500 dollari e, stando alle dichiarazioni che ha rilasciato al Washington post, sono molte le persone interessate all’acquisto del sito che si presenta in un’unica scarna pagina (nella foto) correlata di qualche link, un paio di sintetiche notizie e la foto del virus. Dove c’è morte c’è sciacallaggio e le moderne speculazioni si riflettono in attività come quelle del signor Schultz che ha il pallino di acquistare su Internet i domini di malattie e disastri.  

“150mila dollari è un prezzo ragionevole, 5mila persone al giorno arrivano sul nostro sito digitando Ebola.com sul motore di ricerca” ha fatto sapere l’imprenditore al Washington post che dipinge Schultz come un uomo a metà strada tra uno scommettitore e un “mercante di domini delle malattie”. Di sua proprietà, infatti, il sito birdflu.com, sull’influenza aviaria, e quello sull’influenza suina H1N1.com. “Il nostro dominio, birdflu.com vale molto di più di Ebola.com, ma noi lo conserviamo per il momento giusto”, dice riferendosi ad una possibile nuova epidemia dell’influenza aviaria che, a differenza di Ebola, si trasmette per via aerea.

Non solo malattie nel settore imprenditoriale in cui si muove il signor Schultz, che a tempo debito ha acquistato anche terror.com e Fukushima.com, quest’ultimo comprato all’indomani della catastrofe nucleare provocata dal terremoto e dallo tsunami in Giappone. L’imprenditore, come si trattasse di valutare se lasciare una mano a poker, ha fatto sapere che è il momento di vendere il sito prima che, spiega con la freddezza di chi fa affari, “si arrivi ad una svolta, una cura, che migliori la situazione, spenga i riflettori sull’epidemia, e faccia quindi scendere il valore del dominio”. E a chi gli chiede se non si vergogni di arricchirsi su catastrofi umanitarie, Schultz risponde: “Si può dire lo stesso dei medici, loro diventano molto ricchi curando pazienti malati”, del resto, aggiunge, il suo sito al momento ha link che mandano a veri siti su Ebola.