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Ucraina, in vigore la ‘lustracija’: “Epurato 1 milione di funzionari vicini a Yanukovic”

Poroshenko ha firmato il 6 ottobre la legge che prevede l'allontanamento dagli uffici pubblici di funzionari e impiegati ritenuti compromessi con il vecchio presidente filorusso: secondo il premier Yatseniuk, il provvedimento riguarderà un milione di persone. La primissima ondata della purga riguarderebbe il corpo ufficiali delle guardie di frontiera: gia’ almeno in 100 sarebbero stati sollevati dall’incarico

Il presidente Petro Poroshenko ha firmato: la lustracija, la “lustrazione popolare“, la legge che prevede l’allontanamento dagli uffici pubblici di funzionari e impiegati legati ritenuti compromessi con il vecchio presidente filorusso Viktor Yanukovich, è in vigore. Venerdi’ scorso Poroshenko ha confermato sulla sua pagina Facebook di avere firmato la legge, che – secondo il premier Arseny Yatsenyuk, può riguardare sino a un milione di persone: “La lustracija comincerà! Le istituzioni verranno ripulite dagli agenti del Kgb e dagli alti gradi del Partito delle Regioni dell’ex presidente Yanukovich”, ha precisato il capo dello Stato ucraino.

Il provvedimento impedirà ai funzionari pubblici dell’epoca di Yanukovich di ricoprire cariche negli organi del potere statale per dieci anni. A essere colpito è chi ha ricoperto un incarico statale almeno per un anno nel periodo dal 25 febbraio 2010 al 22 febbraio 2014. Lo stesso Poroshenko è stato ministro del Commercio e dello Sviluppo economico sotto Yanukovich, anche se per meno di un anno: dal marzo al dicembre del 2012.

Il provvedimento colpisce inoltre a scoppio ritardato chi abbia lavorato negli organi dirigenti del partito comunista ucraino in epoca sovietica, e collaborato con il Kgb o con i servizi segreti militati Gru ai tempi dell’Urss, ma anche chi si sia laureato nelle scuole speciali del Kgb sovietico (tranne chi ha conseguito lauree tecniche). Secondo l’ufficio stampa della presidenza ucraina, la legge “stabilisce le basi giuridiche e organizzative del controllo dei funzionari pubblici” allo scopo di “ristabilire la fiducia nel potere e creare le condizioni per costruire un nuovo sistema degli organi del potere in conformità agli standard europei”.

Lustracija” era stata la parola d’ordine della rivolta di piazza Maidan: a febbraio, quando, con la caduta di Viktor Yanukovich, l’opposizione fresca di vittoria ha chiesto subito al governo del premier Arseni Yatseniuk di spazzare via tutto l’apparato politico e amministrativo che ha sostenuto per anni l’ex presidente. Da maggio anche a Petro Poroshenko dalla piazza e dalle ali più radicali in parlamento è stata rivolta la richiesta di promuovere una legge per allontanare dall’apparato politico ed amministrativo i funzionari legati al vecchio regime.Il Parlamento ucraino aveva approvato in seconda lettura il testo lo scorso 16 settembre. A favore avevano votato 231 deputati su 450, secondo l’agenzia Interfax, 235 secondo Itar-Tass. Davanti al parlamento una folla di nazionalisti minacciava di intervenire bruciando pneumatici se la legge non fosse stata approvata.

La primissima ondata della purga riguarderebbe il corpo ufficiali del servizio delle guardie di frontiera: gia’ almeno 100 persone sarebbero state sollevate dall’incarico, tutti della fascia alta del corpo ufficiali. La lustracija è così cominciata, proprio alla vigilia delle elezioni parlamentari, alle quali parteciperanno comunque molti dei deputati legati al vecchio Partito delle regioni di Yanukovich. Resta da vedere come proseguirà dopo il 26 ottobre.