Piacere quotidiano

Sesso: donne, uomini e il profumo dell’invisibile

Vedendo Al Pacino al Festival di Venezia ho ricordato la sua interpretazione in ‘Profumo di donna‘. 

In questo frame descrive al giovane Charlie la bellezza nell’annusare la chioma femminile: “Hai mai affondato il naso in una montagna di capelli?” Meraviglioso direi.

Poco tempo fa, un amico dermatologo mi ha raccontato un episodio che gli è capitato durante un incontro amoroso: la donna che stava spogliando, ad un certo punto, nonostante l’eccitazione, si è scusata ed è andata alla toilette. Sentiva il bisogno di lavarsi le parti intime, nonostante non ci fosse nessun effluvio che desse fastidio all’uomo. Anzi, lui avrebbe preferito “odorarla” al naturale. Da lì è nato un confronto su quello che, annusato, fa eccitare un uomo e viceversa.

Esistono profumi che aumentano la congestione vaginale e  – secondo una ricerca americana – persino  le pastiglie di liquirizia Good and Plenty

Studi affermano che la donna percepisce in maniera chiara se un uomo prova attrazione nei suoi confronti a prescindere dalle parole che dice, proprio perché comunichiamo tra di noi con segnali chimici non razionali.

Nelle donne spesso l’afrore ascellare è un potente magnete e risulta fondamentale per la scelta del proprio compagno. Tornando alla chiaccherata col dermatologo, lo informai che in commercio si trova la fragranza intima Vulva mentre a Parigi una famosa boutique erotica proponeva una linea di profumi per la vagina: alla fragola, al fiore di tiarè, alla vaniglia, al frutto della passione e persino al cocktail “Cosmopolitan“. Sorrise e mi disse che avrebbe messo nella toilette una bottiglia di Batida al cocco pronta all’uso al posto del sapone.

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