Cronaca

“Non qui le nozze del miliardario indiano”: tra elefanti e marò è polemica in Puglia

Dal 3 al 6 settembre a Fasano si terranno le nozze della figlia di un magnate di Nuova Delhi: 10 milioni di euro il costo, 800 gli invitati (il 20% del Pil dell'India), strade chiuse per ordinanza comunale. Sul web è rivolta. Previsto imponente servizio di sicurezza. Il sindaco della città si difende: "Se mi invitano ci vado"

Quel matrimonio indiano non s’ha da fare o, almeno, non ci vada il sindaco. Per rispetto verso Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò ancora bloccati in India. Le nozze della terzogenita del magnate indiano Pramod Agarwal, patron del colosso del ferro Zamin, trasformeranno Savelletri di Fasano, in provincia di Brindisi, in un set da favola con 800 invitati. Ma rischiano di trasformarsi anche in un caso, perché il primo cittadino fasanese Lello Di Bari, sospeso per effetto della legge Severino, potrebbe prendere parte al mega-banchetto che si terrà nelle zone dei resort di lusso Borgo Egnazia, San Domenico e Cala Masciola Beach dal 3 al 6 settembre.

Le proteste dei militari e il rischio manifestazione
Centinaia di mail sono giunte sulla casella di posta del sindaco, decine delle quali in copia conforme da indirizzi dell’Accademia navale di Livorno, su Facebook è nata la pagina “Nessun amministratore fasanese partecipi al matrimonio indiano” e il generale di Brigata Fernando Termentini, ora in congedo, ha scritto a Di Bari una durissima lettera nella quale chiede se il matrimonio bollywoodiano peserà sulle tasche dell’amministrazione comunale. E anche l’ammiraglio Guglielmo Nardini, presidente del Gruppo nazionale Leone di San Marco sollecita il sindaco e i fasanesi a indossare “il fiocco giallo durante le giornate delle celebrazioni” e visto che “lui stesso (il primo cittadino, ndr) parteciperà a uno dei banchetti auspichiamo che porti agli autorevoli ospiti il messaggio degli italiani”. Ma a raffreddare gli animi ci pensano i familiari dei fucilieri. Paola Moschetti, moglie di Massimiliano Latorre, e Alessandro Girone, fratello di Salvatore, sottolineano come sia “inutile polemizzare”. Acqua sul fuoco per smorzare i toni, così alti da allarmare anche la Prefettura di Brindisi, dove giovedì si terrà una riunione sulla sicurezza per prevenire il rischio che le proteste sul web si trasformino in manifestazioni nei pressi della location delle nozze.

La difesa del sindaco, che annuncia: “Se mi invitano, vado”
“Io non ho la facoltà di permettere o meno un matrimonio in una struttura privata. Siamo veramente all’assurdo”, la risposta di Di Bari. E sulla richiesta di chiarimenti circa le spese per la pulizia, il costo per la chiusura di alcune strade e per un impiego extra della polizia municipale, il sindaco parla di “follia pura”. “Ai marò – sottolinea – va tutta la mia solidarietà, ma è una situazione che il governo italiano non riesce a risolvere da anni, ed è assurdo che ora sia chiamato io a risolverla impedendo un matrimonio indiano in una struttura privata”. Poi precisa: “Ad oggi comunque non ho ancora ricevuto alcun invito ma se dovessi riceverlo, ci andrò per cortesia istituzionale. Se indossare un fiocchettino giallo può significare essere vicino ai marò, lo farò. Abbiamo sempre espresso massima solidarietà ai nostri ragazzi, lo abbiamo fatto anche con uno striscione e in tutte le altre occasioni, non vedo perché non dovrei farlo in questa. Comunque non mi faccio intimorire dalle mail”.

Elefanti e vip a quaranta chilometri dal San Marco
Nelle quali in tanti – ha raccontato di Bari – ricordano come a Brindisi, una quarantina di chilometri dalla frazione fasanese, sia di stanza il Battaglione San Marco, quello d’appartenenza dei due fucilieri. Vicino, troppo vicino, alle nozze da sogno di Rikita Agarwal e Roth Meta. Una cerimonia da mille e una notte, raccontata dai numeri per gli addobbi e dal calibro degli ospiti. In contrada Pettolecchia – dove alcune strade verranno chiuse al traffico – è un continuo via vai di tir che trasportano gli allestimenti. Ne sarebbero arrivati già venti per iniziare a riempire i due capannoni, montati appositamente per le cucine e gli addobbi floreali, oltre ai camerini per gli artisti chiamati a esibirsi nelle 72 ore di festeggiamenti. Chilometri di sete accompagneranno gli sposi, sotto migliaia di petali di rose che saranno sparsi lungo il tragitto da hostess italiane, vestite con i sari che alcune sarte stanno appositamente cucendo in questi giorni. Tutto è stato pensato nei minimi particolari e sarà curato da circa 1000 addetti ai lavori. E pare che siano in viaggio verso le coste pugliesi anche due elefanti, sui quali dovrebbero spostarsi gli sposi nel giorno delle nozze. Gli ospiti – che rappresentano il 20 per cento del Pil indiano – inizieranno ad arrivare domani e soggiorneranno in varie dimore della zona per una decina di giorni. Tra loro si vocifera ci sia anche la cantante Shakira, che si esibì al matrimonio della primogenita del re del ferro. “Un mega-spot per il nostro territorio. Ci sarà un ritorno d’immagine importante”, aveva annunciato Di Bari. Se non fosse per le tensioni che da due anni corrono tra Roma e Nuova Delhi e che rischiano di turbare la quiete delle nozze più sfarzose dell’anno.

Twitter: @AndreaTundo1