Cronaca

Formiche di Grosseto, morti tre sub. “Uccisi da un’embolia”. Un quarto è grave

I sommozzatori avevano raggiunto la zone di immersione su una barca privata. A dare l’allarme alla Capitaneria di porto alcune imbarcazioni che passavano vicino alla zona di immersione e hanno visto i tre corpi salire a galla

Tre sub sono morti alle Isole Formiche, a largo della costa di Grosseto. Un quarto è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Grosseto a causa di un’embolia. I tre sommozzatori morti Facevano parte del club Thalassa di Perugia e tutti e tre sarebbero morti per embolia. Si tratta di Fabio Giaimo, noto medico perugino di 57 anni, Enrico Cioli, 37, e Gianluca Trevani, 35. Un altro 35enne, un istruttore dello stesso club, M.B., è rimasto ferito e si trova in camera iperbarica a Grosseto. 

Avevano raggiunto la zona di immersione dei tre isolotti toscani partendo con una barca privata dal porto di Talamone, frazione di Orbetello. L’incidente è avvenuto domenica verso mezzogiorno. A dare l’allarme alla capitaneria di Porto Santo Stefano alcune imbarcazioni che passavano vicino alla zona di immersione e che hanno notato i tre sub risalire a galla all’improvviso. Rispetto alle cause della morte, bombole difettose, magari caricate in un ambiente malsano, o un malore letale. Sono queste le due ipotesi principali su cui sta lavorando la Procura.

Da giugno, sono almeno quattro i sommozzatori morti a largo delle coste italiane. Il 3 agosto un sub, dato inizialmente per disperso, viene trovato vicino a Capo Mortola, in provincia di Imperia. Altra tragedia ligure il 1 giugno, quando un sommozzatore è stato colto da un malore durante un’immersione tra Santa Margherita e Portofino. Sembra sia stato sempre un malore a uccidere altri due sub, il primo il 20 giugno in provincia di Lecce, e il secondo il 27 luglio a Ustica.