Cronaca

Donatella Galli, leghista a processo. Su Facebook: “Forza Etna, forza Vesuvio”

Donatella Galli, della Lega Nord di Monza e Brianza, è accusata per aver scritto messaggio discriminatorio contro centro-sud Italia. La denuncia da Napoli, dove il presidente della Ottava Municipalità della città si è costituito parte civile

Ha pubblicato su Facebook un post con su scritto “Forza Etna, forza Vesuvio, forza Marsili”, augurandosi “una catastrofe naturale nel centro-sud Italia”. Ora Donatella Galli, consigliera provinciale uscente della Lega Nord di Monza e Brianza, dovrà affrontare un processo con l’accusa di aver diffuso “idee fondate sulla superiorità razziale ed etnica degli italiani settentrionali rispetto ai meridionali” e di “discriminazione razziale ed etnica”. Lo ha deciso il pm di Monza Emma Gambardella che, dopo aver chiuso le indagini, ha disposto la citazione a giudizio per l’imputata.

A presentare una denuncia per quel post pubblicato sul social network è stato l’avvocato Angelo Pisani, di Napoli, che si costituirà parte civile nel processo rappresentato dal legale Sergio Pisani. I fatti sono iniziati nell’ottobre 2012 quanto la donna commentò su Facebook una foto satellitare dell’Italia priva delle regioni dal Lazio in giù, foto che era stata intitolata “Il satellite vede bene, difendiamo i confini”. Dopo aver messo un “mi piace” alla foto, la consigliera leghista aveva commentato: “Forza Etna, forza Vesuvio, forza Marsili”, augurandosi, come scrive il pm, “una catastrofe provocata dai tre più grandi vulcani attivi” della zona. Il processo, in cui Angelo Pisani è “parte offesa” in quanto presidente della Ottava Municipalità di Napoli, inizierà a Monza il 23 ottobre del 2015, davanti al giudice Elena Sechi.

“Intendiamo lanciare un segnale forte“, ha spiegato Angelo Pisani, “per far capire a tutti che la dignità dei cittadini italiani, siano essi meridionali o settentrionali, va rispettata. Se non lo si comprende per senso civico”, continua l’avvocato, “gli artefici lo capiranno pagando di tasca propria per le offese fatte”. Pisani ha spiegato che devolverà il risarcimento danni in beneficenza: “La condanna che potrebbe arrivare rappresenterà un importante argine alla violenza razziale che avvelena lo sport italiano, il web e la convivenza civile”.