Cronaca

Abruzzo, vigili in servizio con le Hogan. “Non fanno venire vesciche”

Per dotare i 14 vigili del Comando di Celano delle note scarpe sono stati spesi 3220 euro. Ma i consiglieri di opposizione non ci stanno e fanno notare al comandante Giuseppe Fegatilli che già nel 2013 erano stati spesi 20 mila euro per le divise nuove. Il sindaco, parlamentare Ncd, Filippo Piccone: "Non ne sapevo nulla"

Ben 3220 euro per comprare le scarpe nuove ai vigili urbani. E mica calzature qualunque: ognuno dei 14 vigili del Comando di Celano, cittadina abruzzese di 11 mila anime ai piedi del Sirente – Velino, ha ricevuto in dotazione delle Hogan all’ultima moda. Costo, 230 euro il paio. L’aveva stabilito il comandante della Polizia municipale del posto, Giuseppe Fegatilli, firmando, ad aprile 2014, un’apposita determina. Detto, fatto, acquistate. E la spending review? Il comandante Fegatilli si è difeso pubblicamente: “Quest’anno non ho voluto comprare costose divise nuove, ma soltanto scarpe. E con urgenza”. Urgenza? “Molti vigili soffrono di ernia al disco e hanno difficoltà a stare in piedi per tante ore consecutive, e il nostro lavoro si svolge soprattutto in piedi e in movimento. Allora ho comprato 14 paia di Hogan. Per tutelare la salute dei miei uomini. Col caldo estivo, le Hogan non fanno venire le vesciche ai piedi”.

Non risparmio complessivo, come sostiene sempre il comandante Fegatilli, ma sperpero nello sperpero, ribattono i consiglieri comunali di minoranza, facendo notare come già nell’anno solare 2013 fossero stati acquistati vestiti a uso dei vigili urbani per oltre 20 mila euro di spesa. E che anche in questa prima metà del 2014 altri 12 mila euro se ne erano andati via così. Senza conteggiare le Hogan. “La notizia si commenta da sé – affermano Calvino Cotturone, Carlo Cantelmi, Antonello Di Stefano, Nazzareno Tiberi, Aniceto Ciaccia e Daniele Bombacini, consiglieri del Pd – in un momento così delicato e difficile per tutti, è inconcepibile la sola idea di poter sperperare i soldi pubblici per acquistare scarpe di marca. È uno schiaffo nei confronti delle famiglie che a stento arrivano alla fine del mese. È davvero sconcertante che l’amministrazione permetta questi sprechi”.

Insorgono anche i cittadini, e la rabbia si scatena soprattutto sui social network. “Ma come, il Comune non ha i soldi per rimettere a posto il cimitero, che sta cadendo a pezzi, complice anche il terremoto, e alla povera gente chiedono 1800 euro per il rifacimento dei loculi perché il Comune da solo non ce la farebbe… E adesso più di 3 mila euro ai vigili per le scarpe “Hogan”?” scrive una ragazza. “Vorrei sapere qual è l’esigenza, a me sembra che si stia superando il limite. Ma in periferia il vigile non vigila, o ci vogliono le Hogan per farli camminare? Speriamo sia la volta buona. E noi continuiamo a pagare le tasse”, commenta un altro utente.

Sulle prime il sindaco di Celano nonché parlamentare del Nuovo Centrodestra Filippo Piccone, primo cittadino da ben dieci anni, un passato come uomo di fiducia abruzzese di Silvio Berlusconi, è caduto dalle nuvole: “Non ne sapevo nulla. Sono sicuro che dietro all’acquisto delle scarpe di questo valore ci siano reali esigenze di servizio. Penso si tratti di una scelta utile al corpo dei vigili e che non sia solo un vezzo. Ma farò una verifica e controllerò che sia tutto nella norma”. Poi è esploso il polverone e Piccone ha cambiato atteggiamento. Ora si dice amareggiato. E promette indagini. Addio, forse, ai sogni di moda e alla multe eleganti?