Pillole di Mondiali

Brasile 2014, l’Olanda di Robben e Van Persie chiamata all’esame Messico

La velocità e la classe di Robben e Van Persie contro il ritmo e la grinta di Hernandez e compagni. Sarà il Castelao di Fortaleza il teatro del terzo ottavo di finale di Brasile 2014: in campo ci sono Olanda e Messico. Gli Orange hanno chiuso a punteggio pieno il girone B: tre vittorie, aperte da quella roboante contro la Spagna. Ottimo inizio anche per i centroamericani, secondi (ma solo per differenza reti) dietro al Brasile nel gruppo A. E ora ci si gioca l’accesso ai quarti: la vincente sfiderà una tra Costa Rica e Grecia.

Il Messico ha una maledizione da spezzare: nelle ultime cinque partecipazioni ai Mondiali, El Tricolor è sempre stato eliminato agli ottavi di finale. In Germania e in Sudafrica l’artefice fu l’Argentina: se non altro il rischio di incrociare Messi è stato scongiurato. Miguel Herrera non potrà disporre di Vazquez, squalificato e al suo posto ci dovrebbe essere Fabian. In avanti riconferma praticamente certa per il duo: Giovani Dos Santos-Oribe Peralta, con il Chicharito Hernandez pronto ad entrare dalla panchina per spaccare la partita.

Van Gaal guarda lontano: l’esperto tecnico olandese sa che la sua formazione potrebbe arrivare in semifinale senza trovare sul proprio cammino grosse insidie. Ora il Messico, poi una tra le Cenerentole Costa Rica e Grecia: c’è tutto da perdere per gli Orange, alle prese con polemiche legate al clima. Alle 13 (ora brasiliana) sono previsti 32 gradi a Fortaleza, con l’80% di umidità. Tutto confermato per quanto riguarda la formazione: possibile il forfait di Martins Indi, mentre ritorna dopo la squalifica Robin Van Persie.

Sei i precedenti fra le due nazionali, tutti in gare non ufficiali: tre successi per l’Olanda, due per il Messico, un pareggio. L’ultima sfida è datata 2010, quando a Friburgo gli Orange s’imposero 2-1 grazie alla doppietta di Van Persie. Inutile la rete di Hernandez. Il match, in programma con fischio d’inizio alle 18 italiane, sarà diretto dal portoghese Pedro Proença.