Cervelli in fuga

“A Dublino convinco gli irlandesi ad andare in vacanza in Puglia”

Concezio Natale, abruzzese di 34 anni, si è trasferito nella capitale irlandese nel 2006 e lì ha aperto un'agenzia turistica. "Volevo dare forma ai miei sogni partendo da quello che amavo. E il legame con la Puglia risale a quando ero bambino e passavo l'estate coi miei in Gargano"

Andare in vacanza in Puglia e decidere di partire all’estero, non importa poi neanche tanto dove, per promuovere la regione più orientale d’Italia. È quello che è successo a Concezio Natale, 34 anni, abruzzese di Pescara, che dal 2006 vive a Dublino, capitale dell’Irlanda. Qui ha creato un’agenzia per la promozione turistica, fra gli abitanti dell’isola di smeraldo, di una zona del Paese fino a pochi anni fa a essi sconosciuta. Perché, se fino a cinque o sei anni or sono pochissimi irlandesi avrebbero saputo posizionare la Puglia su una cartina geografica, oggi le cose sono cambiate. “Con tanta perseveranza e con tanto lavoro – spiega – siamo riusciti a farla conoscere. Oggi qui viene apprezzata soprattutto la qualità del rapporto fra prezzo e felicità che si ottiene andando in vacanza in Puglia”.

Concezio ha così lottato negli ultimi anni per far sviluppare la sua impresa economica, stringendo rapporti con l’istituto italiano di cultura a Dublino, partecipando a fiere in mezza Europa, organizzando viaggi di lavoro e viaggi per comuni turisti. “In Italia, del resto, ne avevo abbastanza di nepotismi e clientelismi. Avevo davvero bisogno di cambiare aria e di entrare in una dimensione più meritocratica. Così, nell’agosto del 2008, mentre tornavo dalle vacanze a Ostuni con la mia fidanzata, ho avuto questa idea: dovevo far qualcosa per far conoscere all’estero questa regione così ricca e generosa di bellezze artistiche, mare cristallino e bontà enogastronomiche”. Laurea a Bologna in Scienze della comunicazione, un master a Ferrara in Sistemi e tecnologie della comunicazione nelle organizzazioni, Concezio comincia la sua carriera lavorativa proprio in Emilia-Romagna, nell’ufficio commerciale estero di un’azienda.

“Ma fuori dall’Italia avrei avuto condizioni di vita più favorevoli, ne ero sicuro – dice – ed ecco così la decisione di partire”. L’Irlanda, poi, diventa la realizzazione dell’amore di una vita. “Di questa parte del mondo mi piace il paesaggio e mi piace il contatto genuino con le persone. Ma non dimentichiamo la praticità nell’affrontare la quotidianità e nel gestire rapporti e relazioni interpersonali. Qui – continua – mi piace avere la possibilità di scegliere che cosa voler fare, senza dovermi accontentare della solita minestra, mettendo a frutto tutte le mie capacità. Ancora, adoro l’enorme possibilità di fare rete con persone provenienti da ogni angolo del mondo, persone che mi arricchiscono con le loro esperienze”.

Fare impresa in Irlanda, del resto, pare essere abbastanza facile. “La procedura è davvero snella – dice Concezio – e si svolge online per la maggior parte delle fasi. I siti governativi su cui cercare informazioni sono di facile utilizzo ed è molto immediato riuscire a reperire ciò di cui si ha bisogno”. Ora, nei piani di Concezio, anche quello di estendere il network delle agenzie di promozione ad altre regioni d’Italia, sfruttando le sue competenze in materia turistica acquisite negli ultimi anni. “Partendo anche dalla considerazione che mi è sempre piaciuto viaggiare, ho capito che, in questi tempi, concentrarsi sul turismo responsabile per creare itinerari alternativi con lo scopo di valorizzare le bellezze meno note – ma non per questo meno autentiche dell’Italia – è un modo intelligente per stimolare le attività territoriali e permettere di lavorare tutto l’anno con queste risorse”.

Poi, è vero, c’era lo scoglio principale da superare, il fatto che gli irlandesi ignorassero la Puglia. “Ma è un popolo costantemente alla ricerca di nuove cose, cercano buon cibo e un buon rapporto fra qualità e prezzo. Del resto, c’è anche una grande affinità caratteriale con gli italiani e, paradossalmente, ci sono più punti in comune con noi che con gli inglesi. Qui mi sono sempre sentito a casa, fin dal primo momento”, spiega. “In Irlanda ebbi subito tante opportunità, ma decisi di lanciarmi nel turismo soprattutto per un motivo: volevo dare forma ai miei sogni partendo da quello che amavo. E il legame con la Puglia risale a quando ero bambino e andavo in vacanza con la famiglia nel Gargano”.