Scuola

Alimentazione: la copertina provocatoria del Time e l’educazione in Italia

Copertina-time-burroLa copertina del Times ha suscitato non poche polemiche: una noce di burro arricciata ed il titolo: “Mangiate il burro. Gli scienziati hanno bollato i grassi come nemici. Ecco perché si sbagliano.” Sull’anteprima dell’articolo che troviamo sul web si legge: “Per decenni è stato l’elemento più calunniato della dieta americana. Ma nuove ricerche rilevano che i grassi non intaccherebbero la nostra salute”. C’è chi ironizza su tali affermazioni in quanto confuso. I pareri discordanti degli scienziati, poi dei nutrizionisti e ancora dei dietologi hanno creato negli anni lacune profonde su cosa sia realmente sano e cosa no. In un recente articolo del New York Times lo scienziato Fred Kummerow ha dichiarato che assumere moderatamente i grassi contenuti nei formaggi, latte, burro e nella carne, andiamo a dare un effetto benefico alle arterie, contrariamente a ciò che si è sostenuto fino ad oggi.

In Italia ho dato il via qualche mese a una petizione su Change.org per introdurre come materia obbligatoria l’educazione alimentare nelle scuole. Ad oggi, purtroppo, sono ancora molto poche le scuole che istruiscono i nostri ragazzi sul come comportarsi a tavola, abbinando i cibi giusti, proponendo regimi alimentari sani, facendo capire loro come riequilibrare l’organismo dopo una grande abbuffata. Senza contare che al giorno d’oggi i nostri giovani non sanno nemmeno quali siano i prodotti di stagione e non sanno riconoscere un cibo fresco da uno datato. Nozioni elementari per i consumatori di domani, in un Paese come il nostro dove il Food è una delle economie trainanti. Siamo continuamente bombardati da informazioni sul cibo: ormai non si contano più articoli, trasmissioni, video, articoli che parlano di cosa sia sano e cosa no. Per non parlare poi delle ricette che troviamo in ogniddove. Spesso, purtroppo, le informazioni sono discordanti tra di loro. 
Se nascesse un programma nazionale che ci educasse ad una sana alimentazione? Nei commenti sotto la petizione si parla del controllo delle multinazionali che hanno tutto l’interesse a far sì che ci siano gap informativi. Voi cosa ne pensate? Vi lascio con un frase del grande Pellegrino Artusi: “Il mondo ipocrita non vuol dare importanza al mangiare; ma poi non si fa festa, civile o religiosa, che non si distenda la tovaglia e non si cerchi di pappare del meglio“. 
Twitter: @ElisaDospina