Politica

Forza Italia, il 30-40% dei parlamentari non paga il contributo elettorale al partito

Secondo l’Adnkronos Silvio Berlusconi sarebbe alle prese anche con il problema degli "evasori" interni: nel Pdl come documenta il consuntivo d’esercizio 2012, era di oltre 6 milioni di euro il buco per il mancato versamento dei contributi da parte degli eletti. Il tesoriere Maria Rosaria Rossi è impegnata in una campagna per sensibilizzare deputati e senatori, visto che le casse piangono

Parlamentari avari in Forza Italia. Secondo l’Adnkronos non solo sarebbero in pochi a versare la quota mensile, prevista per tutti gli eletti, ma ben il 30-40% dei parlamentari nazionali non avrebbe pagato il contributo dovuto al partito per la campagna elettorale delle ultime politiche del 2013.

Un brutto colpo per le casse azzurre, sempre più vuote, visto che l’ultimo bilancio si è chiuso con un disavanzo patrimoniale di oltre 83,5 milioni euro. Da tempo l’ex Cavaliere Silvio Berlusconi deve far fronte anche al problema dei cosiddetti “evasori”. Nel Pdl, infatti, come documentato dal consuntivo d’esercizio 2012, era di oltre 6 milioni di euro il buco per il mancato versamento dei contributi da parte degli eletti (circa 2 milioni in più rispetto al 2011). Sembra dunque caduto nel vuoto l’allarme del leader forzista che a fine maggio aveva dichirato: “Il partito è con l’acqua alla gola, servono soldi”

E infatti Berlusconi non avrebbe affatto gradito il comportamento dei suoi eletti, riluttanti a mettere una mano sul cuore e l’altra nel portafoglio. In tempo di crisi e tagli al finanziamento pubblico, infatti, l’evasione anche all’interno del partito pesa ancora di più, perché il contributo mensile dei parlamentari nazionali ed europei, diventa fondamentale per la sopravvivenza di un movimento politico.

In questi giorni il tesoriere Maria Rosaria Rossi è impegnata in una campagna di sensibilizzazione nei confronti di tutti i deputati e senatori per onorare gli impegni assunti all’atto della candidatura. Sempre secondo l’Adnkronos spulciando l’ultimo bilancio di Fi, quello dell’anno scorso, si scopre poi che grava sulle spalle del partito anche un’altra voce, quella degli “oneri diversi di gestione”, pari a 2milioni 573mila 564 euro. Nel 2012 ammontavano a 95mila 632 euro, un anno dopo, scrive il “tesoriere unico”, sono aumentati in modo molto sensibile, per 2 milioni 477mila 932 euro. Solo per le attività culturali, di informazione e di comunicazione, Fi ha speso 2 milioni 058mila 468 euro, mentre per le campagne elettorali dell’esercizio in corso ha sborsato 191mila 483 euro.