Cronaca

Inchiesta Avastin-Lucentis, perquisizioni della Guardia di finanza nella sede dell’Aifa

I finanzieri hanno acquisito documenti dell'Agenzia italiana per il farmaco nell'ambito dell'inchiesta sul cartello tra le Big pharma per falsare la concorrenza sul mercato

Perquisizione e acquisizione di documenti alla sede dell’Aifa, l’agenzia italiana per il farmaco. Le hanno fatte stamattina i finanzieri del Nucleo speciale tutela dei mercati e del nucleo frodi tecnologiche nell’ambito dell’inchiesta sull’andamento del prezzo dei farmaci per uso oftalmico Avastin e Lucentis. A disporle il procuratore aggiunto Nello Rossi e il pm Stefano Pesci, che procedono per aggiotaggio semplice, truffa allo Stato, disastro doloso. Nell’inchiesta sono indagati quattro dirigenti della società Roche e Novartis che producono i farmaci in questione.

Nei giorni scorsi il ministero della Salute aveva chiesto alle multinazionali del farmaco Novartis, Roche e Hoffmann un risarcimento da 1,2 miliardi di euro per comportamenti anticoncorrenziali relativi alla commercializzazione dei medicinali per gli occhi. Grazie all’Antitrust si era scoperto il cartello tra le due società svizzere per sponsorizzare Lucentis (farmaco al prezzo di 900 euro) al posto di Avastin (81 euro). Il patto avrebbe causato una danno di 45 milioni di euro al sistema sanitario nazionale italiano solo nel 2012.

Nelle scorse ore la multinazionale Roche Spa aveva fatto sapere di non aver mai ricevuto la richiesta di risarcimento. Notizia subito smentita dal ministero. La big pharma ha ribadito di non aver pagato la multa e di ”attendere con fiducia” l’udienza innanzi al TAR Lazio per la vicenda del cartello, sanzionato dall’Antitrust. L’azienda ha ricordato che “non esiste alcuna richiesta di risarcimento” da parte del ministero della Salute” e che la Corte Costituzionale afferma la competenza esclusiva di AIFA nella rimborsabilità delle indicazioni non autorizzate. In data 28 Maggio il TAR Lazio ha fissato per il 5 Novembre 2014 la data per l’udienza di merito del ricorso di Roche SpA, che pertanto potrà essere valutato in modo approfondito prima che siano decorsi i termini che rendono obbligatorio il pagamento della sanzione. Roche ricorda anche che la Corte Costituzionale afferma la competenza esclusiva di AIFA nella rimborsabilità delle indicazioni non autorizzate, così come ribadito con una sentenza pubblicata il 29 Maggio 2014.

Il ministero ha smentito dopo poche ore: “In merito a quanto diffuso da organi di informazione”, si legge nella nota, “circa una mancata richiesta di risarcimento del ministero nei confronti della Società Roche Spa relativamente al caso Avastin-Lucentis, si precisa che il ministero della Salute ha provveduto già da diversi giorni ad inoltrare alla Roche Spa, alla Novartis Farma Spa e alla Pfizer Italia Srl specifici atti di diffida e messa in mora, con efficacia anche di atti interruttivi della prescrizione, con richiesta di risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali arrecati al Servizio sanitario nazionale”.