Elezioni Europee 2014

M5s, Sarti: “Con l’Ukip nulla in comune”. Lombardi: “I dissidenti si adeguino”

La deputata: "La campagna elettorale degli euroscettici inglesi l'ho schifata più di quella della Le Pen. Si deve aprire una discussione, altrimenti rischiamo di perdere subito per strada qualcuno dei 17 eletti". L'ex capogruppo a Montecitorio: "Rischio espulsioni? Non si può escludere. Ma non c'è un cerchio magico. Io, Di Battista o Morra andiamo sui palchi o in tv perché siamo più bravi di altri"

Il risultato elettorale deludente e la possibile alleanza dell’Ukip. Il Movimento Cinque Stelle sembra di nuovo in ebollizione e si aggiungono tensioni su tensioni. A cominciare dalle trattative di Beppe Grillo con il leader degli euroscettici inglesi Nigel Farrage: i due si sono incontrati e certamente si sono piaciuti. Aspettando di capire se questo avrà uno sblocco in un’alleanza all’interno dell’Europarlamento, si registrano malumori e non solo in forum e blog. “Appena ho saputo dell’incontro ho pensato: perché l’Ukip? La sua campagna elettorale l’ho schifata più ancora di quella della Le Pen. Poi se il Movimento facesse un gruppo con l’Ukip, saremmo anche costretti, noi qui in Italia, a votare contro le loro posizioni in Europa, ad esempio sull’immigrazione” dice la deputata Giulia Sarti, tutt’altro che dissidente, intervistata dalla Stampa. La parlamentare sottolinea che il Movimento non ha “nulla in comune” con il partito di Farage e auspica che Grillo si consulti con gli eletti prima di fare accordi. In realtà quello che si sta profilando è di una cosiddetta alleanza “loose”, con la libertà dei partiti che stringeranno l’accordo di portare avanti, a livello nazionale, linee indipendenti dall’orientamento dell’eurogruppo. “Forse si sta pensando a un gruppo con loro per pesare di più in Europa, ma non c’ è ancora niente di ufficiale – dice Sarti alla Stampa -Quando Grillo ha detto no alla Le Pen io pensavo che fosse no a lei e a tutto il contorno di partiti simili, ora mi sembra di capire che non è così. Quello che io di sicuro non accetterei mai è di stare sotto di loro, cioè che i nostri debbano prendere indicazioni dall’Ukip”. Ma la Sarti non è sola. Su twitter la collega Eleonora Bechis sembra usare un linguaggio in codice, in realtà è molto chiara: “#ukip antitesi #m5s #megliosoli”. 

Se Grillo scegliesse di fare entrare gli eurodeputati Cinque Stelle nel gruppo di Farage, “per me sarebbe un neo e lo sarebbe per molti altri, ma sono certa che in quel caso si aprirebbe una discussione. E non la apriremmo solo noi, saranno per primi i nostri 17 europarlamentari che non si piegheranno a una scelta sbagliata come quella senza dire la loro”, afferma Sarti, secondo cui “Grillo dovrà fare un incontro con loro. Certo non gli si può dire ‘questa è la pappa pronta che ho deciso io’. Altrimenti si rischia di perderne subito qualcuno”. E riprenderà oggi intanto la riunione del gruppo M5s della Camera iniziata ieri sul risultato delle elezioni europee. Ma non solo, perché – secondo quanto riferiscono alcuni deputati – si discuterà anche dell’incontro di Bruxelles tra Grillo e Farage.

Poi c’è tutta la questione dei dissidenti che hanno ripreso fiato dopo la mezza sconfitta dei Cinque Stelle alle elezioni. A non escludere altre espulsioni – che qualcuno peraltro indica come una delle ragioni del risultato sotto le attese – è l’ex capogruppo alla Camera Roberta Lombardi: “O Currò, Rizzetto e gli altri dissidenti si adeguano alle posizioni della maggioranza oppure, se non sono d’accordo, per dignità dovrebbero andarsene. Basta con le pugnalate. Non possiamo più permetterci di avere nemici in casa – dichiara all’Avvenire – Se il massacro interno continuerà, non va esclusa l’ipotesi di nuove espulsioni”. Un invito altrettanto fermo, Lombardi lo rivolge a Federico Pizzarotti che, dopo le europee, aveva criticato la linea politica del movimento e che è tornato a essere un punto di riferimento “alternativo”. “Ma non ha nulla da fare a Parma? – polemizza la Lombardi – Pizzarotti dovrebbe pensare più a essere un bravo sindaco. Sui temi nazionali, non conoscendo nel dettaglio le questioni, forse sarebbe preferibile che evitasse di intervenire”. Sì, ma non c’è il rischio di un cerchio magico anche nei Cinque Stelle, con Grillo circondato sempre dagli stessi (altro che uno vale uno)? “Sui palchi o in tv ci vanno Di Battista, Morra, Di Maio o la sottoscritta semplicemente perché siamo più bravi – attacca Lombardi – Magari Currò e Rizzetto avranno altri talenti, ma io non li conosco”. La risposta di Walter Rizzetto alla Lombardi arriva su Twitter: “Immagino che qualcuna abbia commesso già troppi danni per avere ancora il fiato di parlare”.