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Turchia, 24 arresti per la strage in miniera. Nell’incendio sono morti 301 lavoratori

Secondo la tv turca sarebbero finiti in manette alcuni colpevoli della tragedia avvenuta a Soma lo scorso martedì, sospettati di negligenza. Intanto il bilancio delle vittime è definitivo, 485 i sopravvissuti

La polizia turca ha arrestato 24 persone che sarebbero coinvolte nella strage della miniera di Soma, che ha provocato la morte di 301 persone. Tra loro anche i dirigenti e gli impiegati della compagnia mineraria che possedeva l’impianto, sospettati di negligenza. La notizia arriva dalla Cnn turca, proprio nelle ore in cui il numero delle vittime diventa definitivo. Secondo le ultime stime sarebbero 485 le persone sopravvissute al devastante incendio scoppiato lo scorso martedì nella miniera situata a circa 120 chilometri da Smirne. Fin da subito il governo e le autorità avevano declinato qualsiasi responsabilità nei confronti dell’incendio, insistendo sul fatto che non fosse stata commessa alcuna negligenza e che la miniera fosse controllata regolarmente. 

Tuttavia il premier turco Erdogan, una volta arrivato sul luogo della strage, era stato duramente contestato dai familiari delle vittime, tanto da essere scortato all’interno di un supermercato per sfuggire alla folla. Sempre nel corso delle proteste aveva destato scalpore un’immagine che ritraeva uno dei consiglieri del primo ministro prendere a calci un manifestante