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Corea del Nord, crolla palazzo di 23 piani e il regime si scusa

Le vittime potrebbero essere centinaia e causate da un errore umano. Forse per questo i funzionari nordcoreani e il ministro della Sicurezza del popolo - si sono scusati pubblicamente per il crollo di un condominio in costruzione a Pyonyang. La Kcna, l’agenzia di stampa del Paese, non ha parlato direttamente di vittime ma ha scritto che l’incidente è "serio" e che il leader nordcoreano Kim Jong-Un è "sconvolto" ed "è rimasto in piedi tutta la notte per il dolore"

Le vittime potrebbero essere centinaia e causate da un errore umano. Forse per questo i funzionari nordcoreani e il ministro della Sicurezza del popolo – si sono scusati pubblicamente per il crollo di un condominio in costruzione a Pyongyang.

Una ammissione di colpe più unica che rara per il regime, che ha anche parlato di “perdite considerevoli”, ma nessuno ha dati precisi. A riportare la notizia del crollo, questa mattina, è stata la Kcna, l’agenzia di stampa del Paese, non ha parlato direttamente di vittime ma ha scritto che l’incidente è “serio” e che il leader nordcoreano Kim Jong-Un è “sconvolto” ed “è rimasto in piedi tutta la notte per il dolore”. 

Il crollo, del palazzo di 23 piani, sarebbe avvenuto nel quartiere Phyongchon martedì a causa di errori di progettazione dell’edificio. Nonostante fosse ancora in costruzione, le case erano già abitate, cosa piuttosto comune nel Paese. Secondo le stime, visto che una famiglia media nordcoreana ha quattro membri, le vittime potrebbero essere centinaia.