Cronaca

Pedofilia, sito gay aperto ai tredicenni. Ma la denuncia resta ferma alla polizia postale

Un giornalista de ilfattoquotidiano.it si spaccia per un minorenne su spygay.it, portale che permette di entrare in chat anche ai giovanissimi. Subito arrivano foto porno e offerte di sesso tutt'altro che virtuale. La rete "Abuso onlus" fa partire un esposto più di un mese fa. E non succede niente

Non è nel deep web. Non bisogna avere particolari conoscenze informatiche. E’ lì, a portata di mouse. E’ spygay.it, sito di scambi per gay e comunità Lgbtqi. Non ci sarebbe nulla di male se non ci fosse una particolarità: è possibile registrarsi dai 13 anni in poi. Certo, su ogni sito è possibile iscriversi, mentendo. Ma se poi si viene scoperti – come ci ha spiegato un frequentatore – si viene sbattuti fuori. Non qui, dove l’età campeggia in bella mostra. E sembra non fermare nessuno.

Sulla pagina di registrazione, fanno mostra di sé foto ammiccanti di ragazzi giovani. Solo due sembrano, all’apparenza, aver superato i 20 anni. Il regolamento si divide in due capitoli: i divieti veri e propri, come razzismo, xenofobia, omofobia, calunnia, diffamazione, fino alla violazione della proprietà intellettuale e all’uso dei contenuti per fini politici. Poi ci sono le norme di comportamento consigliato come “non inviare foto di nudo a minorenni … e altrettanto non chiedergliene di loro da inviare a te (sic!) ricordati che il detenere materiale pornografico di minori è reato (sic!). Ed ancora: “Se hai 70 anni evita di cercare di abbordare un ragazzo di 14 (sic!), ci fai solo una pessima figura e rischi di incorrere in un reato”. Essendo solo consigli, risultano assai poco seguiti.

Ho scelto di presentarmi come un ragazzo di 13 anni, confuso sulla propria identità sessuale e angustiato dalla realtà di provincia che lo circonda. I riferimenti alla mamma, che era fuori casa o nell’altra stanza a lavorare, sono stati frequenti. L’età, che pure compare accanto al profilo, non è mai stata nascosta. E non ha fermato quasi nessuno. Solo un uomo, ultracinquantenne, di Napoli, si è tirato indietro. “Potresti essere mio figlio” – ha scritto. 

Sukkiatore”, questo il suo nick, dopo un po’ si è arrabbiato. Non per la giovane età, ma perché sospettava fossi un adulto che stava tessendo un tranello e già una volta “per uno stronzetto che faceva finta di fare l’angioletto ho rischiato di essere ricattato – si è giustificato – quindi ci voglio vedere chiaro”.

L’abbordaggio arriva veloce. Molte foto-profilo sono assolutamente esplicite. Alcune mostrano direttamente i genitali o l’uomo impegnato a masturbarsi. “Ciao, di dove sei?” – di solito è l’approccio. La prima cosa che si controlla è la possibilità di incontrarsi di persona. Nel caso non sia possibile, si passa alla webcam. La mia, ovviamente, non funzionava. Questo non ha fermato un 50enne e un 30enne dal masturbarsi davanti a me. “Divertimentosano” si è offerto di “sverginarmi”, qualora lo avessi raggiunto a Milano, mentre “Ummmm”, dopo avermi insegnato alcune pratiche erotiche in qualità di “padrone”, con tanto di insulti di rito, mi ha consigliato un sito di filmati porno e mi ha spiegato come navigare nella rete, non visto. E pensare che si era presentato come assolutamente inesperto di social e informatica.

Sul sito esiste anche un sistema di crediti. Si maturano postando materiale e intervenendo sulla bacheca, ma possono anche essere comprati, con tagli che vanno da 1 a 5 euro. Il pagamento avviene tramite Paypal. I crediti servono per fare regali agli altri utenti o per fare colpo.

Al momento risultano quasi 2000 gli iscritti, ma facendo una ricerca per classi d’età, si scopre che i ragazzi fra i 13 e i 17 anni sono ben 74. Nella stessa fascia, non compare alcuna ragazzaSpygay.it è registrato in Italia. Una breve ricerca su Whois rivela l’intestatario del dominio. La polizia postale è stata avvisata con un esposto dalla rete ‘L’abuso onlus’ più di un mese fa. A quanto pare però non è ancora intervenuta. O per lo meno il sito è sempre lì. A portata di mouse. E di pedofili.

di Dario Diotallevi