Cronaca

Jesolo, il sindaco Zoggia schiera i droni contro i venditori abusivi

Dopo una prima dimostrazione il primo cittadino intende fare un bando per la vigilanza durante l'estate. A comandare gli apparecchi sarebbero due vigili appositamente formati. Polemiche su efficienza e privacy

Droni in volo, per prevenire movimenti sospetti e dare l’allarme alle forze dell’ordine. Non è Baghdad, ma Jesolo e a lanciare l’ipotesi di impiegare i droni per la lotta all’abusivismo è stato il sindaco Valerio Zoggia (che ha vinto nel 2012 con una lista civica sostenuta dal Pd, dal Pdl e dall’Udc) che lunedì mattina insieme ai vigili urbani ha assistito alla prima dimostrazione di volo di uno di questi macchinari. Si tratta di piccoli elicotteri dotati di videocamera e comandati a distanza che quest’estate sorvoleranno le coste jesolane a 80 metri di altezza, passandole allo scanner di giorno ma anche di notte grazie all’uso di videocamere a infrarossi.

Obiettivo? I venditori abusivi che vendono teli da mare, vestiti e collanine in spiaggia. Solo che nei filmati finiranno anche tutti gli altri: bagnanti, bambini, fidanzati amoreggianti sul bagnasciuga sotto le stelle. L’impiego per tutta la stagione estiva dovrà però essere votato in Giunta comunale ma il sindaco spera di poter partire almeno con una fase sperimentale.

“Non abbiamo ancora fatto la delibera – dice Zoggia – ma spero di poterli usare almeno per 2 o 3 settimane. Faremo un bando. Lo scopo? Nelle nostre coste ci sono migliaia di venditori abusivi d’estate, sia in spiaggia che in via Bafile. Queste persone hanno dei magazzini in cui tengono stoccata la merce, che non sono facili da individuare per i nostri vigili urbani. Con un controllo dei droni sarebbe più semplice, perché seguirebbero gli spostamenti delle persone dall’alto”.

Il costo dell’affitto (i droni verrebbero presi a noleggio) sarebbe intorno ai 10mila euro a settimana, secondo le prime stime discusse lunedì con la ditta che ha fatto la dimostrazione, la Cyberfed di Verona che collabora con la Eurodrone di Cuneo. “Se la Giunta approverà spero di risparmiare alcune migliaia di euro con il bando – dice Zoggia – la ditta che ha fatto la dimostrazione ieri non sarà necessariamente quella scelta. So che anche se questo tipo di tecnologie è recente ci sono già diverse ditte che se ne occupano, sarebbe un bel colpo all’abusivismo”.

Ma l’abusivismo non è il solo bersaglio: tra gli impieghi possibili ci sarebbero anche il controllo delle mareggiate e la ricerca delle persone disperse. A “pilotare” i droni sarebbero due vigili urbani, dopo un apposito corso che eviti situazioni come quella verificatasi nel trevigiano poche settimane fa, quando un drone usato per le riprese di una fiera “sparì” nonostante il gps.

Intanto a meno di 24 ore dall’annuncio ci sono già le prime polemiche, tra chi ha fatto notare che il drone, nell’utilizzo proposto dal sindaco perde la sua efficacia nel momento stesso in cui si avvicina. L’apparecchio, visibile anche da lontano, permetterebbe a venditori ambulanti (e anche a malviventi) di fuggire prima di essere identificati correttamente. C’è poi chi ha posto un problema di privacy, anche se il sindaco replica difendendo l’idea: “Non cambia nulla rispetto alle telecamere – dice Zoggia – si tratta di filmati con dati sensibili che sarebbero gestiti solo dai vigili urbani e a disposizione solo dei pubblici ufficiali”.