Cronaca

Vola da Linate a Lanzarote, ma il suo cane viene dirottato e arriva ferito dopo 13 ore

Alessio aveva portato con sé il suo American Staffordshire di 32 chili, per il quale aveva pagato un biglietto di 120 euro. Ma la compagnia prima lo ha "smarrito", poi lo ha spedito a Las Palmas. Ed è tornato dal suo padrone con "un dente rotto, gengive sanguinanti, un occhio gonfio, un taglio sul naso e varie lacerazioni"

Il volo Iberia parte da Linate per Lanzarote alle 8 di domenica 6 aprile. Alessio, 26 anni, porta con sé il suo cane, Tyler, che arriverà con 7 ore di ritardo ferito e sanguinante. Ha pagato 120 euro di biglietto per il suo American Staffordshire di 32 chili e 150 per comprare il trasportino ad hoc, omologato Iata (International Air Transport Association), per imbarcarlo nella stiva pressurizzata. Il volo fa scalo alle 10.30 a Madrid e un’ora dopo (alle 11.25) riparte per Lanzarote. Alle 13, ora locale di arrivo, il cane non c’è.

La compagnia spiega che nell’aeroporto della capitale è stato “smarrito”. In un secondo momento precisa che non è stato caricato in stiva perché “non c’era spazio”. E’ stato imbarcato all’insaputa del proprietario su un volo per Las Palmas. Iberia aggiunge che se Alessio non se lo va a riprendere dovranno farlo tornare a Linate. Poi si trova una soluzione e il cane arriva all’aeroporto di Arrecife a Lanzarote con un dente rotto, gengive sanguinanti, un occhio gonfio, il naso tagliato e varie lacerazioni. Perché è rimasto chiuso nella sua gabbia 13 ore, 7 in più rispetto alla durata prevista del viaggio. Era stato sedato con alcuni tranquillanti prescritti dal suo veterinario per coprire una tratta di 6 ore, ma ha dovuto rimanere chiuso per più del doppio del tempo. E in attesa dell’arrivo, spaventato, si è ferito cercando di uscire e di forzare il trasportino, arrivato semidistrutto, chiuso da assi di legno e con evidenti segni di urto dall’esterno. 

“Non sapevano dove fosse finita una bestia di 32 chili. Appena arrivato a Lanzarote ho fatto reclamo allo sportello Clever di Iberia”, ricorda Alessio. Dicono che sarebbe giunto a destinazione con un altro volo alle 20.10, ma anche lì non c’è. “La compagnia mi richiama alle 19 e spiega che dobbiamo trovare un accordo perché il cane, che è arrivato a Las Palmas, ‘non è più in grado di volare, ha rotto il trasportino e mangiato la gabbia’. Senza di quello non può viaggiare e Iberia non ne mette a disposizione un altro”. Quindi l’avrebbero rispedito di nuovo a Madrid e poi a Linate. “Mi hanno detto che era un problema mio, ma non è così. Ho pagato un biglietto perché mi avevano garantito che c’era spazio e l’ho sedato per il tempo di durata del viaggio. In più sono stati loro a decidere senza il mio consenso di spedirlo dove io non volevo. In più dovevo pure tornare a riprendermelo”.

Poco dopo Iberia comunica ad Alessio che sarà portato fino a Lanzarote, anche se lo mettono al corrente che il cane è già ferito. All’arrivo “la gabbia puzza di sangue e urina, sparsi ovunque. Il cane è rimasto senz’acqua per 13 ore. Gli hanno buttato dentro una bottiglietta di plastica, ma come fa a berla? Il liquido era sparsa dappertutto. E’ rimasto tante ore a contatto con l’odore del sangue, così può anche diventare aggressivo”. Alessio finora ha fatto tre denunce. La prima allo sportello Iberia, poi alla polizia aeroportuale e infine alla Guardia Civil. Se dopo 15-20 giorni Iberia non lo richiamerà, allora potrà rivolgersi all’ufficio consumatori e richiedere un avvocato d’ufficio. Intanto il proprietario ha portato il suo cane dal veterinario a Lanzarote che ha semplicemente constatato le ferite e il dente mancante. Altri 70 euro.