Cronaca

Milano, uccide a colpi di pistola un collega e la moglie. Poi si suicida

L'episodio è avvenuto a Segrate, alle porte del capoluogo lombardo. L'assassino ha sparato a un piccolo imprenditore edile con il quale aveva un appuntamento di lavoro, poi è tornato nella sua abitazione a Bottanuco in provincia di Bergamo dove ha freddato la donna, prima di spararsi

Un uomo ha ucciso stamani a colpi di pistola un collega di lavoro a Segrate (Milano). Poi è tornato a casa, a Bottanuco in provincia di Bergamo, ha sparato alla moglie e infine si è suicidato con la stessa arma. La prima vittima di Domenico Magrì, di 82 anni, è stato Carmelo Orifici, di 69 anni, un piccolo imprenditore edile. I due – probabilmente soci in affari – avevano appuntamento in un cantiere, in via Monviso a Segrate proprio per parlare di lavoro.

All’incontro avrebbe dovuto essere presente anche il figlio di Orifici, Antonio, 39 anni, che però ha fatto tardi e quando è arrivato ha fatto in tempo solo a vedere l’auto del padre guidata da Magrì. Subito dopo ha trovato il cadavere del genitore in cantiere, ucciso con un colpo di pistola alla testa. E’ stato lui a dare l’allarme fornendo targa e indirizzo di Magrì. L’assassino, secondo la prima ricostruzione dei carabinieri di Bergamo, a quel punto sarebbe tornato a casa a Buttanuco dove, sempre a colpi di pistola, ha ucciso la moglie e poi si è tolto la vita.