Scienza

Vaccini ed autismo: appello della scienza contro gli allarmi

C’erano una volta le malattie infettive e ci sono ancora oggi, ma grazie al progresso sono in pochissimi a conoscere le sofferenze procurate da queste infezioni: poliomielite, morbillo, rosolia, pertosse, queste ed altre malattie sono prevenute in maniera efficace da una delle più entusiasmanti scoperte dell’uomo: i vaccini.

Sapete che i bambini con la poliomielite della nostra Italia del boom economico sopravvivono ancora oggi? Chissà come sarebbe stata la loro vita senza malattia. È anche a nome loro che oggi tantissimi bambini vivono in salute, senza sofferenze fisiche e psicologiche. Qualcuno però mette in dubbio non solo l’efficacia dei vaccini ma anche la loro sicurezza. Sembrano dimenticare che nel mondo sono milioni i bambini che si vaccinano, che si tratta di una misura sanitaria ormai praticata da decenni, sottoposta a controlli, studi e verifiche, non esiste confronto tra i rari rischi di un vaccino ed una grave complicazione da morbillo o pertosse: vaccinare conviene. Ma qualcuno dice di no e l’accusa è precisa: i vaccini causerebbero l’autismo (un disturbo dello sviluppo neurologico). Certo, se si pensa che questa ipotesi non è nata per qualche evidenza o per statistiche precise ma da una frode scientifica compiuta da un medico pagato da un avvocato (che si occupava di cause per risarcimento), può sembrare inutile parlarne. Eppure succede, nonostante esistano diversi studi molto seri che dimostrino l’inconsistenza di questa ipotesi.

Se ne parla nonostante siano stati studiati bambini vaccinati e non vaccinati ed ambedue i gruppi presentavano la stessa incidenza di autismo. Si dimostrò che quel medico, primo ed unico a diffondere l’allarme, aveva barato, falsificato i dati giocando sporco, tanto da essere definito dall’associazione dei medici britannici “disonesto” e per questo radiato dall’ordine professionale, riducendosi a fare ospitate in programmi che parlano di Ufo e alieni. La voglia di denaro dell’ex medico però, causò diverse vittime e ne causa ancora, sono recenti le epidemie di morbillo in Galles, Olanda, Stati Uniti ed in altre parti del mondo, ancora oggi esistono casi di rosolia congenita (la malattia passa dalla madre al feto causando in questo gravissime malformazioni) e tutto ciò è inaccettabile: per i nostri bambini dovremmo pretendere il massimo dell’evidenza su ogni trattamento di cui disponiamo. Recentemente il problema è tornato alla ribalta anche in Italia. Una procura, quella di Trani, inizia un’indagine per capire se questo nesso sia reale o meno, dopo la denuncia di genitori di bambino autistico, i protagonisti sono sempre gli stessi che troveremo tutte le volte che si parla di questa storia, c’è il medico che cura l’autismo ma nonostante questa “scoperta” non ha mai pubblicato un dato in proposito e ci sono gli avvocati che chiedono i risarcimenti in denaro. Intendiamoci, la procura ha l’assoluto dovere di indagare (se riceve una denuncia è questo il suo compito) e si impegnerà al massimo per controllare se quello che decenni di studi su migliaia di persone, in parti diverse del mondo e decine di studiosi hanno evidenziato è vero: non c’è nessun collegamento tra vaccini ed autismo. Se questo dovesse essere confermato, la stessa procura dovrebbe indagare con impegno su chi diffonde allarmi, su chi ha interessi economici a farlo, su chi organizza veri e propri gruppi di pressione per scopi personali e su chi mette in pericolo la sicurezza pubblica per portare avanti lotte personali, anche questo credo sia dovere di una procura.

Vaccinare non è solo un diritto per ogni persona, ma diventa un diritto anche che le istituzioni sanitarie si impegnino affinché la maggioranza della popolazione sia vaccinata. Ricordiamoci che esistono persone che non possono (per età o problemi di salute) subire una vaccinazione, sono soggetti vulnerabilissimi ed un solo individuo non vaccinato è come un kamikaze con una bomba pronta ad esplodere in mezzo alla folla, per questo in molti paesi non è permesso rifiutare l’immunizzazione.

Nel frattempo, per chiedere a chi di dovere di farsi sentire ed evitare voci allarmistiche ed infondate, è stata pubblicata una lettera aperta a vari esponenti delle istituzioni e firmata da studiosi, scienziati, medici, addetti ai lavori, alcuni di loro anche genitori e che può essere sottoscritta da tutti, da chiunque pensi che non sia l’interesse di pochi a poter gestire la nostra salute ma che questa sia diritto di tutti senza interferenze private, senza che ignoranza o malafede si impadroniscano definitivamente di questo nostro paese, tanto bello quanto pieno di furbetti. Ce la faremo a far crescere i nostri figli in un paese civile? Chi volesse sottoscrivere l’appello lo faccia qui.