Tecnologia

Robotica, gli informatici: “Noi eccellenza senza risorse. All’estero facciamo faville”

Il meglio della robotica in Italia nella Capitale per la Romecup 2014. Scuole, università, start up mostrano i loro prototipi di intelligenza artificiale e le nuove frontiere dell’informatica. Stampanti 3d, robot capaci di mappare luoghi angusti, di prendere oggetti, di riconoscere porte e ascensori, di trasportare rifiuti tossici al posto degli infermieri in ospedale, di comunicare con il cervello umano. Tutto senza un telecomando, ma in maniera autonoma e grazie all’utilizzo del sistema italiano Arduino, una scheda elettronica open suorce, non brevettata che può essere usata e potenziata da tutti. Mentre gli studenti degli istituti tecnici superiori partecipano alla competizione nazionale Romecup, nella categoria soccer, robot che giocano a calcio, e dance robot ballerini. Il premio per le prime due squadre in classifica è la partecipazione ai mondiale del 2015 in Brasile. Aspetto ludico e professionale insieme. Molti i dottorandi in informatica ed elettronica dell’università La Sapienza di Roma, di Pisa, del Politecnico di Torino e della Statale di Genova, eccellenze in questo settore. “Noi siamo molto preparati, siamo stimati in Europa, ma siamo abituati a lavorare con poche risorse, pochi mezzi, e quindi quando andiamo all’estero, nei loro favolosi laboratori, facciamo faville – racconta una dottoranda dell’università di Genova – quello che ci manca come al solito qui in Italia sono i finanziamenti”  di Irene Buscemi