Scienza

Alzheimer e diabete, cibo spazzatura tra le cause del declino cognitivo

È quanto emerge da uno studio sulla rivista Pnas. L'alimentazione sbagliata potrebbe avere un ruolo importante in alcune malattie a causa delle 'glicotossine', sostanze tossiche prodotte dal metabolismo dei carboidrati presenti in cibi poco genuini come prodotti confezionati, snack, carni molto lavorate

La dieta occidentale, specie se ricca di ‘cibo spazzatura’, potrebbe avere un ruolo importante nell’Alzheimer, la forma più diffusa di demenza senile, a causa delle ‘glicotossine’, sostanze tossiche prodotte dal metabolismo dei carboidrati presenti in cibi poco genuini come prodotti confezionati, snack, carni molto lavorate.

È quanto emerge da uno studio sulla rivista Pnas diretto da Helen Vlassara del Mount Sinai School of Medicine di New York. La dieta occidentale e il ‘cibo spazzatura’ sono noti aumentare i livelli plasmatici di glicotossine, in particolare i cosiddetti prodotti finali della glicazione avanzata (AGE). La glicazione è una reazione chimica tutt’altro che salutare che subiscono zuccheri e proteineGli esperti hanno condotto una doppia indagine: una su animali e una su un campione di soggetti sani ultrasessantenni.

Topolini alimentati con dosi di cibo spazzatura comparabili a quelle di un individuo con un’alimentazione scorretta nel giro di poco sono andati incontro a declino cognitivo e motorio. Inoltre nel loro organismo è risultata ridotta l’attività di un enzima protettivo molto importante per il cervello, SIRT1, e infine i topi hanno sviluppato una condizione simile al diabete. Nel loro cervello erano presenti depositi di proteina beta-amiloide, l’agente causale dell’Alzheimer.

Negli ultrasessantenni che seguivano una dieta sbagliata, tipicamente occidentale e ricca di cibi con grassi saturi, in meno di un anno si sono resi visibili i segni del declino cognitivo e di pre-diabete. Nel loro sangue – come nei topi – vi erano elevati livelli di AGE, mentre risultava ridotta l’attività di Sirt1.