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Caso marò, India: “Non sarà chiesta l’applicazione della legge antipirateria”

La notizia arriva da fonti del ministero dell'Interno di New Delhi. Prudenza dall'Italia, l'inviato del governo Staffan de Mistura: "Non reagiamo, come in passato, a notizie non ufficiali pubblicate dalla stampa"

L’India non chiederà l’applicazione della legge antipirateria – che prevede anche la condanna a morte – per i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati di aver ucciso due pescatori. Lo si apprende da fonti del ministero dlel’Interno. La decisione del governo indiano di non applicare per i due marò la legge antipirateria arriva a pochi giorni dalla decisione della Corte suprema dell’India di rinviare l’udienza al 10 febbraio.

Ma la notizia viene accolta con prudenza dal governo italiano. “Non reagiamo, come in passato, a notizie non ufficiali pubblicate dalla stampa”, ha detto all’Ansa l’inviato del governo italiano Staffan de Mistura riguardo alla notizia trasmessa dall’agenzia Pti. “Il governo italiano – ha aggiunto – farà sapere la sua posizione durante e dopo l’udienza di lunedì” in Corte Suprema.