Cronaca

Milano, scontri per neofascisti in Ateneo. Rettore: “Non sapevo chi fossero”

Il convegno è stato organizzato al Politecnico dal Gruppo Alpha, la polizia ha caricato gli studenti antagonisti per evitare il contatto. I collettivi: "Istituzioni hanno concesso spazi a organizzazioni che vanno contro la Costituzione". Un fermo e raduno sospeso

Scontri tra polizia e antagonisti questa mattina a Milano. Un gruppo di studenti antifascisti ha contestato il convegno dell’organizzazione di estrema destra Gruppo Alpha, vicina a Libertà e Azione “Il mondo verso un futuro multipolare” che si è tenuto all’interno del Politecnico, a Città Studi. In un primo momento il raduno neofascista doveva tenersi alla Statale, ma la forte opposizione dei collettivi di sinistra ha costretto il gruppo a cambiare sede. Ma ha fatto scatenare le polemiche degli antifascisti contro il rettore Giovani Azzone che si è giustificato: “Se avessi saputo che dietro l’iniziativa c’era il gruppo neofascista Libertà e Azione avrei detto di no”.

Intorno alle 11 di mattina gli studenti si sono radunati davanti alla Statale, e dopo un volantinaggio, un gruppo di cento persone ha raggiunto in metropolitana il Politecnico, in piazza Leonardo Da Vinci. Qui sono scoppiati i tafferugli con le forze dell’ordine che hanno impedito agli studenti di entrare nella struttura dove si è tenuto il raduno. Il bilancio degli scontri è di un fermo per identificazione. A causa degli incidenti il convegno è stato poi sospeso.

Ma le associazioni degli studenti antifascisti attaccano: “Le istituzioni, rappresentate in questo caso dall’università, hanno concesso l’autorizzazione per lo svolgimento di un incontro con ospiti dichiaratamente fascisti, nazisti, razzisti e negazionisti”. “Un comportamento simile è in completo contrasto con la Carta costituzionale“, concludono. Ma il rettore Azzone, in un’intervista a Radio Popolare, spiega che l’iniziativa è stata “proposta da un gruppo studentesco che conosciamo e che è iscritto nel nostro registro delle associazioni. Si chiama Azione Politecnica”. “L’amministrazione, – continua il rettore – vedendo proponente e titolo dell’iniziativa, l’ha approvata, assegnando lo spazio per svolgerla”. Ma, conclude “nel momento in cui ci siamo accorti che c’erano persone non dell’Ateneo a organizzare l’iniziativa, la stessa è stata sospesa e l’iniziativa bloccata”.