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Calcio, in manette il presidente della Nocerina: “Pagava gli stipendi in nero”

Giovanni Citarella è accusato di "associazione a delinquere finalizzata all'emissione di fatture false e alla fittizia intestazione di beni". La Guardia di Finanza ha arrestato anche il fratello Christian e il cognato di quest’ultimo

Pagava in nero gli stipendi dei calciatori della Nocerina Calcio. Questa l’accusa che ha portato all’arresto del presidente della società calcistica di Nocera Inferiore (Salerno), Giovanni Citarella, per “associazione a delinquere finalizzata all’emissione di fatture false e alla fittizia intestazione di beni”. Gli uomini della Guardia di Finanza hanno messo le manette anche al fratello del patron, Christian e al cognato di quest’ultimo.

Secondo quanto riferiscono le Fiamme Gialle, durante l’indagine sarebbero stati “accertati pagamenti in nero di ingenti somme a calciatori professionisti” della Nocerina, nonché ad altri tesserati e dipendenti tra cui allenatori e magazzinieri. Sono ancora in corso perquisizioni domiciliari e sequestri di società, beni mobili ed immobili, disponibilità finanziarie per centinaia di milioni di euro. Sequestrate anche quote pari al 42% del capitale sociale della Nocerina Calcio.

Già a novembre la società calcistica era finita sotto i riflettori in seguito alla sospensione, dopo appena 20 minuti, del derby contro la Salernitana. Il match cominciò con 30 minuti di ritardo per le minacce subite dalla squadra ospite nel ritiro di Mercato San Severino da un centinaio di tifosi nocerini. L’obiettivo degli ultras era non far giocare la partita, visto che era stato vietato loro l’accesso allo stadio per motivi di ordine pubblico. Obiettivo raggiunto: l’allenatore della Nocerina effettuò tutte e tre le sostituzioni e cinque calciatori simularono infortuni costringendo l’arbitro a sospendere la partita per l’inferiorità numerica.